Medio Oriente

Idf approva i nuovi piani di guerra in vista di Rafah

La decisone del capo di stato maggiore Herzi Halevi

Redazione Ansa

A oltre 200 giorni dall'inizio della guerra sale la tensione per la possibile operazione israeliana a Rafah con il leader palestinese Abu Mazen che fa appello agli Usa affinché fermino l'offensiva che 'potrebbe scattare nei prossimi giorni' mentre l'esercito annuncia di aver approvato i nuovi piani di guerra. Piani in vista dell'ingresso nella parte sud della Striscia dove sono stipati migliaia di palestinesi. I riflettori sono puntati su Riad, dove a margine del Wef, il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà i funzionati di tutti gli attori regionali. Con un occhio al Cairo dove Hamas ha inviato una delegazione, annunciando per domani la risposta alla controproposta israeliana per un cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi. La Casa Bianca intanto si dice convinta che Israele ascolterà i "nostri timori" prima di entrare a Rafah mentre Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra, è intervento per sottolineare che l'operazione "è importante nella nostra lunga campagna contro Hamas, ma il ritorno degli ostaggi catturati il 7 ottobre è di importanza molto più grande".

Sul fronte interno, intanto, salgono i timori per un prossimo mandato di arresto della Cpi per il premier Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo dell'Idf Herzi Halevi. Il sito di notizie Walla aggiunge che il premier ha fatto telefonate continue durante il weekend cercando di convincere gli Usa a bloccare qualsiasi decisione della Cpi. Haaretz scrive che il governo israeliano sta lavorando con il presupposto che il procuratore della Cpi Karim Khan possa emettere questa settimana i mandati. Mandati che rilanciano anche i timori per un'ondata antisemita con Il ministro degli esteri Israel Katz che ha dato istruzioni a tutte le ambasciate israeliane nel mondo "di prepararsi immediatamente per un'ondata di focolai antiebraici e anti-israeliani".

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