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Proteste pro Gaza in un campus di Los Angeles, 93 arresti

Evacuato un campus a Parigi occupato da filopalestinesi

Redazione Ansa

La polizia californiana ha arrestato ieri sera 93 persone nel campus di Los Angeles della University of Southern California per violazione di proprietà privata durante le proteste contro la situazione a Gaza e la guerra di Israele contro Hamas. Lo riporta il Los Angeles Times.

Le forze dell'ordine sono intervenute in nottata anche in uno dei campus della facoltà parigina di Sciences Po per evacuare i locali, occupati da alcune decine di studenti per una protesta filo-palestinese. Lo ha annunciato la direzione della facoltà. 

Ieri sera, spiega la direzione, "l'anfiteatro esterno del campus della rue Saint-Thomas è stato occupato da una sessantina di studenti militanti della causa palestinese, provocando un forte clima di tensione per studenti, insegnanti e dipendenti" della celebre facoltà. Dopo un dialogo con la direzione, "la maggior parte degli occupanti ha accettato di uscire", ma "un piccolo gruppo ha rifiutato ed è stato deciso di procedere con le forze dell'ordine all'evacuazione". La mobilitazione era stata organizzata dal Comitato Palestina di Sciences Po, con la richiesta che la facoltà "tagliasse i ponti con le università e le imprese complici del genocidio a Gaza" e mettesse fine "alla repressione delle voci filopalestinesi nel campus".

Presunti neonazisti hanno preso d'assalto ieri sera un locale a Stoccolma dove stava per iniziare un evento organizzato da antifascisti: lo hanno riferito testimoni sul posto, secondo i quali cinque persone vestite di nero e dal volto coperto sono entrate nel locale e hanno attaccato la folla con uno spray rosso. Tre persone sono state portate in ospedale, secondo quanto riportato dalla Tv pubblica svedese Svt. Il gruppo è fuggito prima dell'arrivo della polizia. Unanime la condanna da parte dei politici svedesi. "Non c'è posto per questo comportamento ripugnante nella nostra società libera e aperta", ha detto il premier Ulf Kristersson. "Questo è stato fatto per mettere a tacere persone. Non è questo che vogliamo in una democrazia, vogliamo partecipazione", ha commentato Nooshi Dadgostar, leader del partito di Sinistra. "Voglio mandare un segnale a coloro che hanno fatto questo: non deve accadere mai più e dobbiamo assicurarci di questo", ha aggiunto.
   

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