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Protesta anti-Israele durante voto aiuti Usa, 300

La manifestazione davanti casa del leader dem Schumer a Brooklyn

Columbia University students continue ongoing pro-Palestine protests on campus

Redazione Ansa

 Sono saliti a circa 300 i manifestanti ebrei per la pace a Gaza arrestati nella seconda notte della Pasqua ebraica durante una cena (Seder) di protesta organizzata davanti alla casa di Brooklyn del capo della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer.
Circa duemila manifestanti hanno bloccato le strade di Brooklyn all'altezza della Grand Army Plaza per pregare per il cessate in fuoco tra Israele e Hamas e chiedere a Schumer, che abita nei paraggi ma che si trovava a Washington per presiedere i lavori del Senato, di fermare gli aiuti militari a Israele.
La protesta ha coinciso con il voto al Senato per approvare un massiccio pacchetto di aiuti che include miliardi in assistenza militare a Israele. E' stata dispersa dalla polizia una volta conclusa la parte rituale del Seder.
Hanno partecipato alla manifestazione, organizzata da gruppi come Jewish Voice for Peace e IfNotNow, circa duemila persone tra cui la scrittrice Naomi Klein e parecchi studenti della Columbia University sospesi dall'ateneo la scorsa settimana.
Schumer, che è ebreo, è uno dei pochi democratici che hanno apertamente criticato il premier israeliano Benjamin Nethanyahu.
Il Seder è una cena rituale che si celebra ogni anno per ricordare la liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto.
Quello di ieri a Brooklyn era stato organizzato ispirandosi al Freedom Seder del 1969 che, nell'anniversario della morte di Martin Luther King, cercò di collegare la storia del'Esodo con le battaglie per i diritti civili e contro la guerra nel Vietnam. 
    Le caotiche proteste pro-palestinesi alla Columbia University hanno provocato la visita di almeno otto membri del Congresso tra cui lo speaker della Camera Mike Johnson atteso nel pomeriggio a Morningside Heights per parlare con gruppi di studenti ebrei.
Decine di tende sono ancora montate sul campus dopo gli arresti di giovedì scorso e nonostante le minacce di farle sgomberare dalla polizia.
Le visite di parlamentari da stati come North Carolina, Florida e Louisiana coincidono con la pausa di una settimana dei lavori della Camera dei Rappresentanti. Johnson, ha reso noto il suo ufficio, dovrebbe fare una conferenza stampa "sul preoccupante aumento dei casi di virulento antisemitismo nei campus americani".
Proseguono intanto a Columbia i negoziati tra amministrazione dell'ateneo e gli studenti che occupano la scuola. Dovevano scadere ieri a mezzanotte ma sono stati prolungati di 48 ore dopo che gli studenti hanno accettato di smontare "una significativa" parte della tendopoli e di far uscire tutti gli estranei dai recinti di Columbia. 

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