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L'Iran annuncia una nuova stretta contro le donne senza l'hijab

Il capo della polizia di Teheran chiarisce: "Se trovate senza velo, saranno perseguite"

L'Iran annuncia una nuova stretta contro le donne senza l'hijab

Redazione Ansa

 "Le donne senza velo che scendono in strada saranno perseguite". L'Iran mostra il suo volto più duro annunciando una nuova stretta sull'hijab, obbligatorio nella Repubblica islamica dal 1979, con l'avvio dell'operazione Nour, che in italiano significa luce. E' stato il capo della polizia di Teheran, Abasali Mohammadian, a lanciare il monito annunciando "misure severe" verso chiunque osi sfidare le autorità sui copricapi e mandando quasi in soffitta oltre un anno e mezzo di proteste iniziate a fine settembre del 2022 con la morte di Mahsa Amini, la giovane curdo-iraniana massacrata mentre era in custodia della polizia morale perché non avrebbe indossato correttamente il velo islamico. Una morte che ha scosso anche le diplomazie occidentali e che ha fatto nascere un movimento di protesta, tra attivisti e studenti, spesso e più volte stroncato nel sangue, con arresti, torture e condanne a morte.

Mohammadian ha tenuto a precisare che l'operazione Nour è stata avviata seguendo la volontà delle personalità religiose del Paese e arriva a pochi giorni dal discorso della guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamanei, che ha ricordato che tutte le donne devono rispettare l'uso del velo, qualunque sia il loro credo. La stretta annunciata sarebbe però in controtendenza con l'opinione generale degli iraniani: secondo molti sondaggi d'opinione, tra cui quello del quotidiano riformista Shargh, circa l'84% degli intervistati si è detto infatti contrario all'obbligo dell'hijab.

Malgrado l'annuncio della polizia, oggi per le strade della capitale iraniana si sono viste oltre a molte auto e furgoni della polizia anche un gran numero di donne senza hijab. Molte di loro sono state arrestate o hanno avuto alterchi violenti con le forze dell'ordine nel centro di Teheran, hanno denunciato gli attivisti sui social media. Le manette sono scattate anche per la moglie e la figlia dell'ex famoso portiere Ahmad Reza Abedzadeh. Le due donne sono state poi rilasciate. Parallelamente non sono mancate le proteste sui social media, in particolare degli attivisti, che hanno definito "illegale" l'operazione luce, anche in considerazione del fatto che il disegno di legge su 'castità e hijab' non è stato ancora ratificato dal Parlamento e dunque non è ancora legge. Il testo prevede che le donne sorprese a capo scoperto saranno perseguite e condannate tra l'altro ad essere private dei servizi sociali. Chi sarà sorpresa con i capelli al vento dovrà anche pagare una multa, le sarà vietato di lasciare il Paese e non potrà usare i social network. In casi particolari verrà contemplato anche l'arresto. C'è anche chi ha invocato misure ancor più draconiane, come alcuni parlamentari che hanno chiesto che alle donne senza velo vengano prelevati dai loro conti in banca e a loro insaputa ingenti somme di denaro come multa.

 

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