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'Ignorare il 60mo anniversario del golpe in Brasile è un errore'

I familiari delle vittime della dittatura 1964-85 criticano Lula, che ha deciso di non ricordare il colpo di Stato

Il presidente brasiliano Lula da Silva

Redazione Ansa

    Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha deciso di ignorare il 60mo anniversario del colpo di Stato che il 31 marzo 1964 istaurò in Brasile una dittatura militare, rimasta al potere fino al 1985, una iniziativa definita "un errore brutale"  -  in un'intervista all'ANSA - Vera Paiva, figlia dell'ingegnere e deputato Rubens, arrestato, torturato e ucciso durante la dittatura militare.

    "È come se negassimo la storia della Seconda Guerra Mondiale. È come se l'Italia ignorasse le azioni fasciste. È come se dicessimo che non ha importanza", afferma Paiva.

    Paiva, docente dell'Istituto di Psicologia dell'Università di San Paolo (Usp), come molti altri nel Paese, critica la scelta del capo dello Stato di non organizzare eventi per denunciare gli abusi della giunta militare. Una decisione, quella di Lula, che viene interpretata come un tentativo di riconciliazione tra il governo e le Forze armate, in un momento in cui tuttavia le indagini sul tentato colpo di stato dell'8 gennaio 2023 indicano una sempre più ampia partecipazione di militari alla trama golpista.   

Per il 65% dei brasiliani la devastazione a Brasilia è stato solo "un atto di vandalismo"

    Solo il 30% dei brasiliani, però, ritiene che l'invasione e la devastazione dei Palazzi della democrazia l'8 gennaio 2023, a Brasilia, sia stato un tentativo di colpo di Stato. Per la maggioranza - il 65% - è stato un atto di vandalismo. Lo rivela un nuovo sondaggio di Datafolha.

   Il rilevamento, è stato effettuato su un campione di 2.002 persone in 147 città, tra il 19 e 20 marzo. Il 5% degli intervistati non ha espresso un'opinione. Il margine di errore è di più o meno due punti.

   Secondo Datafolha, il 77% di coloro che hanno votato per l'ex presidente di destra, Jair Bolsonaro, pensa che gli attacchi dell'8 gennaio 2023 siano stati un episodio di vandalismo, rispetto al 52% di coloro che hanno votato per Luis Inacio Lula da Silva al secondo turno. L'idea che si sia trattato di un tentativo di golpe raggiunge il 46% degli elettori dell'attuale presidente e il 16% di coloro che hanno sostenuto il suo predecessore.

   Alla domanda sulla loro preferenza di partito, il 45% di coloro che dicono di essere sostenitori del Pt di Lula afferma che si è trattato di un tentativo di colpo di Stato, mentre il 78% di coloro che dicono di preferire il Pl di Bolsonaro afferma che si è trattato di un atto di vandalismo

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