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Onu, le colonie israeliane in Cisgiordania sono un crimine di guerra

'Impediscono uno Stato palestinese'. L'Idf nega aver sparato sul convoglio umanitario a Gaza

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Redazione Ansa

   La creazione e la continua espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania equivalgono al trasferimento da parte di Israele della propria popolazione civile nei territori che occupa, il che costituisce un "crimine di guerra secondo il diritto internazionale".

   Lo ha denunciato l'Onu oggi a Ginevra. Per l'Alto commissario per i diritti umani, Volker Türk, "la Cisgiordania è già in crisi. Tuttavia, la violenza dei coloni e le violazioni legate agli insediamenti hanno raggiunto nuovi livelli scioccanti e rischiano di eliminare ogni possibilità pratica di creare uno Stato palestinese sostenibile". 

   Türk ha deplorato le ultime azioni di Israele nei confronti della Cisgiordania occupata, affermando che la drastica accelerazione nella costruzione degli insediamenti sta esacerbando modelli di oppressione, violenza e discriminazione di lunga data contro i palestinesi.

   Le recenti notizie secondo cui Israele intende costruire altre 3.476 case di coloni a Maale Adumim, Efrat e Kedar "vanno contro il diritto internazionale", ha detto Türk, citato in un comunicato Onu.
   

 

Israele, a Gaza 'l'esercito non ha sparato contro il convoglio umanitario'

+ Israele:in assalto tir di aiuti,spari solo contro sospetti ++
Indagine Idf: 'Militari non hanno sparato contro il convoglio'

   L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che, in seguito all'indagine sull'assalto ai camion di aiuti a Gaza alla fine di febbraio che ha causato la morte di 104 palestinesi, le truppe "non hanno sparato contro il convoglio umanitario, ma hanno sparato contro un certo numero di sospetti che si sono avvicinati alle forze israeliane rappresentando una minaccia per loro".

   Nella ricostruzione dell'esercito si afferma che ''una folla di 12 mila abitanti di Gaza'' si è radunata attorno ai camion che trasportavano aiuti, per saccheggiarli. ''Nel corso del saccheggio - afferma il portavoce militare - si sono verificati incidenti con danni significativi ai civili, dovuti alla calca e al fatto che persone sono state travolte dai camion''.

    I militari ''non hanno sparato verso il convoglio umanitario'', ribadisce l'esercito. Inoltre, durante la calca, ''decine di abitanti di Gaza sono avanzate verso le forze israeliane, fino a raggiungere pochi metri di distanza. Di conseguenza ponevano un minaccia reale ai militari''.

   In questa fase - ha proseguito il portavoce - ''i soldati hanno sparato colpi di avvertimento per allontanare i sospetti. Quando
questi sono avanzati ulteriormente, i soldati hanno sparato con precisione contro alcuni di essi per rimuovere la minaccia''.
Nel suo comunicato il portavoce precisa che questo incidente sarà indagato in maniera ancora più approfondita da ''un corpo
indipendente, incaricato di far luce su incidenti di carattere eccezionale che si siano verificati durante i combattimenti''. Le conclusioni saranno pubblicate in seguito.

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