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The Donald corteggia Musk, festa amara senza Melania

Tycoon a caccia di fondi. La moglie diserta il party in Florida

Melania Trump

Redazione Ansa

Nella lussuosa sala da ballo del resort di Mar-a-Lago, quando ormai aveva in tasca la vittoria in dodici Stati, Donald Trump di fronte ai suoi sostenitori ha ringraziato la sua "straordinaria famiglia" che ha la "forza" di attraversare al suo fianco le tempeste che la vita politica porta con sé. Un'immagine poetica, e insolita per la retorica del tycoon, ma che si scontra con la solitudine del palco dal quale ha parlato The Donald, accompagnato solo da un sfilza di bandiere americane, e la vistosa assenza di Melania.
    Alla festa dopo il Super Tuesday c'erano il figlio maggiore Donald Jr. e la sua fidanzata Kimberly Guilfoyle, Eric e la moglie Lara, in corsa per diventare la co-presidente del Comitato Nazionale Repubblicano, e l'altra figlia di Trump, Tiffany. Tuttavia, non si sono fatti vedere alle sue spalle, come si usa dopo vittorie significative in una campagna elettorale, né hanno rilasciato dichiarazioni. La figlia prediletta ed ex consigliera del tycoon, Ivanka, non si è neanche presentata, pur abitando a Miami, in linea con la sua decisione di restare defilata dall'ennesima corsa del padre e, soprattutto, dai suoi guai giudiziari. Ad attirare maggiormente l'attenzione di media e social media è comunque sempre Melania che non si vede accanto al marito dal mese scorso, quando lo ha accompagnato ad una serata di gala a Mar-a-Lago. Non è un segreto che l'ex modella tema un ritorno alla Casa Bianca e alla vita da First Lady, e infatti è dalle Midterm del novembre 2022 che non partecipa a nessun evento elettorale. Per non parlare delle tante comparizioni in tribunale di Trump, dalle quali si è tenuta sempre a debita distanza. Quello che si sa per certo è che negli ultimi mesi si è occupata della madre, Amalija Knavss, morta il 9 gennaio a 78 anni ma per il resto la vita di Melania resta un mistero.
    Il tycoon, che non l'ha neanche menzionata in un discorso di ringraziamento alla sua famiglia lo scorso aprile, sembra avere altre priorità da qui al 4 novembre. Numero uno: i denari per proseguire la campagna ma anche per far fronte a tutte le sue spese legali e alla sanzione da oltre 450 milioni di dollari per il caso degli asset gonfiati a New York. Sarebbe questa la ragione di un incontro in Florida tra Trump ed Elon Musk che potrebbero anche aver raggiunto un accordo di reciproco scambio, con il tycoon che avrebbe promesso una sua maggiore presenza su X per attirare maggiori investimenti e il miliardario che avrebbe garantito un aiutino. D'altra parte Musk è salito sul carro dei repubblicani a gennaio, quando aveva dichiarato il suo endorsement a Ron DeSantis. "Non faccio donazioni a nessuno dei candidati alla presidenza", ha replicato il patron di Tesla sulla sua piattaforma senza però smentire il colloquio con il tycoon. 
   

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