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Nato, 'non abbiamo piani di inviare truppe in Ucraina'

Stoltenberg, 'ma nostro supporto a Kiev è senza precedenti'

Redazione Ansa

"Gli alleati della Nato stanno fornendo un sostegno senza precedenti all'Ucraina. Lo facciamo dal 2014 e lo abbiamo intensificato dopo l'invasione su larga scala" da parte della Russia. "Ma non ci sono piani per truppe da combattimento della Nato sul terreno in Ucraina". Lo ha detto all'Associated Press il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in merito all'ipotesi, evocata ieri da Emmanuel Macron, dell'invio di soldati dell'Alleanza Atlantica in Ucraina.  

Al vertice a Parigi, convocato dal presidente francese Emanuel Macron per serrare le fila sull'Ucraina, l'idea di inviare truppe occidentali in Ucraina non ha raccolto entusiasmo. Lo racconta il presidente della Polonia Andrzej Duda, come riporta RBC-Ucraina citando la radio polacca. "La discussione più accesa - afferma Duda - si è svolta intorno alla questione dell'invio di soldati in Ucraina. E anche qui non c'è stato assolutamente alcun accordo". 

 L'eventuale futura presenza di truppe occidentali in Ucraina, evocata ieri sera nella Conferenza di Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron, non andrebbe oltre la soglia della belligeranza". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné. 


    Il primo ministro francese, Gabriel Attal, intervistato oggi da radio RTL, ha dichiarato che non si può "escludere nulla in una guerra'' che si svolge ''nel cuore dell'Europa'', incluso l'invio di truppe di terra, come evocato dal presidente Emmanuel Macron. Ieri sera al termine della Conferenza di Parigi sull'Ucraina Macron ha detto che l'invio di truppe occidentali in Ucraina non può "essere escluso". "Oggi non c'è un consenso per inviare in modo ufficiale, assunto e approvato, truppe sul terreno. Ma nulla va escluso. Faremo tutto ciò che serve affinché la Russia non possa vincere questa guerra'', ha dichiarato il presidente francese. Parole ribadite oggi dal premier. ''Due anni fa'', ha ricordato Attal, numerosi Paesi ''escludevano di inviare armi'' agli ucraini. ''Oggi inviamo missili di lunga gittata per sostenere Kiev dinanzi a questa aggressione''. "Quindi - ha proseguito Attal intervistato a margine del Salone dell'Agricoltura di Parigi - ciò che ha ricordato il presidente è che non va escluso nulla in una guerra che, ancora una volta, avviene nel cuore dell'Europa e alle porte dell'Unione europea''. Su questo punto Macron è stato ''chiaro'', ha continuato Attal, ribadendo la posizione della Francia per la quale ''la Russia non può vincere questa guerra'' e il presidente Vladimir Putin non può permettersi di poter ''prendere il controllo di un altro Paese libero e democratico con la forza''. Ricordando che la Svezia o la Finlandia, storicamente neutrali, hanno deciso di entrare nella Nato, perché ''sentono arrivare questa minaccia'', Attal ha infine espresso un auspicio per il futuro: ''Non voglio che la mia generazione e le generazioni successive crescano in un mondo di minacce''. 

 

 "Sembra che l'incontinenza di Macron nel parlare sia diventata un problema persistente e doloroso". Lo afferma oggi l'ex presidente russo Dmitry Medvedev commentando le affermazioni del presidente francese secondo le quali potrebbe rendersi necessario inviare truppe occidentali in Ucraina. Macron, scrive Medvedev sul suo canale Telegram, "non si prende cura di se stesso". "Oppure - aggiunge - è ora di cambiare dieta: ostriche e champagne vanno bene, ma non sei più un ragazzino. L'enuresi verbale alla sua età è pericolosa". 

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