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I contributi europei alla Nato paese per paese

L'Italia spende l'1,51% del proprio Pil, la Germania l'1,49%

Stoltenberg, Nato

Redazione Ansa

Il rapporto annuale del segretario generale della Nato è il documento da consultare quando si tratta di calcolare le spese militari di ogni singolo alleato poiché è quello che fa fede in termini statistici al quartier generale di Bruxelles - la percentuale di Pil è inoltre calcolata sulla base dei prezzi del 2015. L'ultima edizione, uscita nel marzo del 2023, rende disponibile i dati riferiti al 2022 e dunque è in un certo senso abbastanza vecchia rispetto alla direzione intrapresa da molti alleati dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Detto questo, i numeri al momento sono i seguenti:

Albania: 1,57%
Belgio: 1,18%
Croazia: 1,91%
Repubblica Ceca: 1,34%
Danimarca: 1,38%
Estonia: 2,12%
Francia: 1,89%
Germania: 1,49%
Grecia: 3,54%
Ungheria: 1,44%
Italia: 1,51%
Lettonia: 2,07%
Lituania: 2,47%
Lussemburgo: 0,62%
Montenegro: 1,35%
Paesi Bassi: 1,64%
Regno Unito: 2,16%.
Nord Macedonia: 1,61%
Norvegia: 1,57%
Polonia: 2,42%
Portogallo: 1,38%
Romania: 1,75%
Slovacchia: 1,76%
Slovenia: 1,26%
Spagna: 1,09%
Turchia: 1,37%

La media degli alleati europei della Nato più il Canada è invece di 1,65% del prodotto interno lordo aggregato. In contrasto, gli Stati Uniti nel 2022 dedicavano il 3,46% del Pil in difesa. In termini assoluti, Europa e Canada nel 2022 spendevano 353,3 miliardi di dollari per il comparto militare rispetto agli 821,8 degli Usa da soli.
   

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