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Il diario della giornata - 11 dicembre

Sciopero generale in Cisgiordania e a Gerusalemme Est contro l' 'aggressione israeliana'.

Israeli soldiers stationed near the Gaza Strip

Redazione Ansa

Hamas ha avvertito Israele che nessun ostaggio sarà rilasciato senza "negoziati mirati", mentre il premier Benyamin Netanyahu ha lanciato un ultimatum ai miliziani ad arrendersi piuttosto che "morire per Yahya Sinwar", il capo della fazione a Gaza. Al 65esimo giorno di guerra inoltre, l'Onu e le sue organizzazioni sono tornate ad attaccare Israele per la situazione umanitaria nella Striscia ormai prossima "alla catastrofe" e dove metà della popolazione, secondo il vicedirettore del Programma alimentare mondiale Carl Skau, "muore di fame". 

Dirigente Hamas, 'vogliamo califfato,Gerusalemme capitale'

''I palestinesi sono sempre stati combattenti in tutta la Storia. Adesso si preparano a liberare Gerusalemme e la moschea al-Aqsa. Voglio dirlo chiaro: si preparano a costituire un Califfato. Gerusalemme sara' la capitale non solo della Palestina e di un Stato indipendente, ma di un Califfato islamico'': lo ha detto alla Tv al-Aqsa di Hamas l'ex ministro degli interni di Hamas Fathi Hammad. Secondo il centro di monitoraggio Memri Hammad ha definito Abu Mazen "patetico", auspicando che si faccia da parte. Il sito Ynet rileva che al-Fatah ha replicato a Hammad accusando Hamas di ''degenerazione morale'' e chiedendo pubbliche scuse.

Israele: '20 gli ostaggi uccisi a Gaza da Hamas da 7 ottobre

"Dal 7 ottobre scorso Hamas ha ucciso 20 ostaggi israeliani in cattività a Gaza". Lo ha detto Eylon Levy, portavoce del governo nel briefing quotidiano con la stampa. "Gli ostaggi a Gaza - ha proseguito - sono 137: di questi, 117 sono maschi e 20 femmine. 126 sono cittadini israeliani e 11 stranieri. 10 del totale hanno oltre 75 anni e ci sono anche due bambini, i Bibas". "Hamas - ha sottolineato - continua a detenere i cadaveri degli ostaggi uccisi".

Hamas, 'bilancio dei morti a Gaza sale a 18.205

I morti a Gaza sono arrivati a 18.205. Lo ha comunicato il ministero della Sanità gestito da Hamas fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra.

Israele arresta 18 palestinesi in Cisgiordania

L'esercito israeliano e le forze di sicurezza hanno fatto sapere di aver arrestato durante la notte scorsa 18 persone in Cisgiordania, 5 delle quali ritenute affiliate ad Hamas. Gli arresti - con confisca di armi e munizioni - sono avvenuti nel campo profughi di Balata, nelle città di Dura and Tarqumya.

Mosca chiede ad Hamas il rilascio immediato degli ostaggi

L'inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha avuto colloqui con diverse fazioni palestinesi, tra cui Hamas, sottolineando l'esigenza di una cessazione delle ostilità e di un immediato rilascio degli ostaggi. 

Bogdanov, ha fatto sapere il  ministero degli Esteri russo, citato dall'agenzia Tass, ha parlato tra ieri e oggi con rappresentanti dell'Olp, del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e con il vice presidente del Politburo di Hamas, Musa Abu Marzouk. 

"La parte russa - si legge in una nota del servizio diplomatico di Mosca - ha confermato la sua posizione sulla necessità di una cessazione delle ostilità e di una soluzione immediata di tutti i problemi umanitari, compreso il rilascio degli ostaggi". 

Membri del Consiglio di Sicurezza Onu in visita a Rafah

I rappresentanti dei Paesi membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu visiteranno oggi il confine tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. La visita al valico di frontiera di Rafah è stata organizzata - riporta la Bbc - dagli Emirati Arabi Uniti, che hanno redatto la risoluzione della scorsa settimana bloccata dal veto Usa. Lo scopo del viaggio è quello di "verificare in prima persona ciò che è necessario in termini di operazioni umanitarie", ha detto l'ambasciatrice emiratina al Palazzo di Vetro, Lana Nusseibeh.

Belgio, 'bandire i coloni israeliani violenti da Schengen

"Siamo preoccupati per la situazione in Cisgiordania. Secondo le Nazioni Unite, la situazione è estremamente preoccupante. Prima si registravano più o meno tre atti di violenza al giorno. Ora siamo a sette atti di violenza al giorno, commessi da coloni estremisti e violenti. Il Belgio ha deciso di adottare misure per bandire i coloni violenti dal proprio territorio, ma perché questa misura sia efficace, oggi pomeriggio sosterrò la necessità di denunciare e bandire i coloni violenti in tutta l'area Schengen". Lo ha detto la ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib, a margine del Consiglio Affari Esteri.

"Siamo profondamente preoccupati per la situazione a Gaza, che è insopportabilmente umanitaria. Continuiamo a chiedere l'immediata cessazione delle ostilità, per consentire un cessate il fuoco umanitario che speriamo porti a negoziati e alla ripresa dei colloqui di pace. La situazione è estremamente preoccupante. I corridoi umanitari sono assolutamente essenziali per consentire la consegna degli aiuti umanitari e, naturalmente, il rilascio degli ostaggi", ha ancora detto Lahbib. Il Belgio dal primo gennaio sarà presidente di turno dell'Ue.

Israele, 'altri 3 soldati uccisi a Gaza, totale ora a 104'

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri soldati riservisti uccisi durante i combattimenti nel sud della Striscia, nella zona di Khan Yunis. Il totale dei militari deceduti, secondo i dati ufficiali, sale a 104.

Sciopero generale per Gaza in Cisgiordania e a Gerusalemme est

Uno sciopero generale di protesta contro Israele per la guerra in corso a Gaza è osservato oggi in Cisgiordania e a Gerusalemme est, secondo quanto riportano le agenzie di stampa palestinesi Wafa e Maan. Lo sciopero, precisa Wafa, è stato proclamato dalle cosiddette 'Forze nazionali ed islamiche' contro ''la aggressione israeliana'' e a sostegno della cessazione immediata ''degli odiosi massacri e dei bombardamenti di obiettivi civili, fra cui edifici privati, ospedali e luoghi di rifugio''.

La vita nelle città cisgiordane resta oggi paralizzata. Sono chiusi i negozi, le banche, le università e gli uffici pubblici, mentre anche i trasporti pubblici sono fermi. Le strade - precisa la Wafa - appaiono deserte. Lo sciopero si svolge in parallelo con altre manifestazioni di solidarietà alla popolazione di Gaza indette nel mondo con l'hashtag 'StrikeForGaza'. Quelle manifestazioni sono state concepite - spiega la Wafa - per indurre i governi stranieri ad accrescere le pressioni nei confronti di Israele affinché cessi le operazioni militari a Gaza.

Razzi da Gaza, sirene a Tel Aviv e nel centro di Israele

Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a risuonare a Tel Aviv e nel centro di Israele mandando la gente nei rifugi. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. In aria si sono sentite numerose esplosioni dovute all'intercettazione dei razzi da parte del sistema di difesa, Iron dome. L'ultimo allarme era stato venerdì scorso. Le sirene di allarme sono risuonate anche nel sud di Israele a ridosso della Striscia.

Hezbollah rivendicano attacchi contro Israele

Gli Hezbollah hanno rivendicato otto attacchi compiuti contro postazioni militari israeliane nell'Alta Galilea a ridosso della linea di demarcazione tra il Libano e Israele. Lo riferisce l'emittente tv libanese al Manar dello stesso Partito di Dio. Secondo quanto riferito, gli attacchi di Hezbollah contro Israele sono stati diretti contro caserme e postazioni dell'esercito israeliano nelle zone di fronte alle località libanesi di Naqura, Alma Shaab, Hunin, Hula, Dhahira, e nelle Fattorie di Shebaa e sulle colline di Kfar Shuba.

Raid israeliano in Siria, 4 morti anche 2 combattenti Hezbollah

Due combattenti di Hezbollah e due siriani che lavoravano con il gruppo libanese sono stati uccisi la notte scorsa nel corso di attacchi israeliani vicino a Damasco: lo ha reso noto oggi l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Due combattenti libanesi di Hezbollah e due guardie siriane" che lavoravano in uno dei siti del movimento sostenuto dall'Iran sono stati uccisi, mentre altri tre combattenti e tre civili sono rimasti feriti, ha fatto sapere la ong.

Israele, a Gaza armi ed esplosivi nei sacchi dell'Unrwa

L'esercito israeliano ha trovato ieri nel campo profughi di Jabalia (Gaza) altre conferme all'utilizzazione sistematica da parte dell'ala militare di Hamas di strutture civili e di organizzazioni umanitarie. Secondo il portavoce militare cariche esplosive, fucili kalashnikov ed un lanciarazzi Rpg sono stati trovati dentro sacchi dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi. Nelle immediate vicinanze di una scuola era inoltre parcheggiato un camion che conteneva missili di lunga gittata.

Ieri il portavoce militare aveva anche denunciato il lancio di razzi di Hamas dall'interno delle zone umanitarie destinate agli sfollati, alla estremità meridionale della Striscia. Il portavoce militare Daniel Hagari ha intanto riferito ieri che l'esercito ha assunto il controllo a Gaza della centrale Piazza Falastin ''sotto alla quale c'e' una vasta rete di tunnel militari''. ''Hamas - ha precisato - ha investito ingenti fondi per creare una 'Gaza-sotterranea', sopra alla quale la 'Gaza a cielo aperto' serve come un esteso scudo umano''.

Italia, Germania e Francia all'Ue, 'sanzioni per Hamas'

I ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania sono favorevoli alla proposta dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, di creare "un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo". In una lettera congiunta, Antonio Tajani, Catherine Colonna e Annalena Baerbock esprimono il loro "pieno sostegno alla proposta che dovrebbe permettere all'Ue di colpire i membri di Hamas, i gruppi affiliati e i sostenitori delle sue attività destabilizzanti".

Gaza: l'Iran critica gli Usa per il veto all'Onu sulla tregua

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha criticato gli Stati Uniti per avere posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. "Mentre il mondo chiede una fine ai crimini di guerra dei sionisti in Palestina, il veto posto dagli Usa alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza sul cessate il fuoco prova che (gli Stati Uniti) sono la radice di questa guerra e di questi crimini", ha scritto Raisi su X. Il governo di Washington "è il principale sostenitore del massacro di donne e bambini innocenti a Gaza", ha aggiunto.

Borrell, a Gaza non ci sono più rifugi sicuri, servono pause

"Sfortunatamente gli Usa hanno posto il veto all'Onu sulla proposta di tregua: ora dobbiamo concordare almeno delle pause per far sì che entrino gli aiuti umanitari a Gaza". Lo ha detto l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri Ue. "Diciamo che i palestinesi non devono essere espulsi ma è difficile quando la persone fuggono e cercano rifugio, dato che non ci sono più rifugi sicuri a Gaza".

Israele, nessun piano per spostare popolazione fuori Gaza

Israele non ha alcun piano per spostare la popolazione palestinese di Gaza fuori dalla Striscia. Lo ha ribadito il portavoce del premier Benyamin Netanyahu, Eylon Levy, definendo le informazioni al proposito "accuse scandalose e false". Levy ha spiegato di riferirsi a quanto sostenuto dal ministro degli Esteri Ayman Safadi nel suo intervento a Doha, denunciando "lo sforzo sistematico di Israele di svuotare Gaza della sua gente". Levy, citato dai media, ha spiegato che Israele ha incoraggiato soltanto la popolazione di Gaza a lasciare le principali aree di combattimento, ma non la Striscia stessa.

Israele, 8 i razzi lanciati dal sud del Libano

Sono stati 8 i razzi lanciati dal sud del Libano verso il territorio israeliano a ridosso del confine dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui 6 dei razzi sono stati intercettati dal sistema difensivo, mentre 2 sono caduti in aree aperte. In risposta, l'artiglieria israeliana sta ora colpendo la fonte del lancio dei razzi.

Israele, altri 4 soldati morti, totale ora a 101

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati: 3 di loro uccisi in combattimento nel sud di Gaza e il quarto in un incidente d'auto. Secondo le cifre ufficiali - dall'inizio dell'operazione nella Striscia - il totale dei soldati deceduti è ora di 101.

Gaza: domani Assemblea generale dell'Onu dopo il veto Usa

Dopo il veto americano su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva un "cessate il fuoco umanitario" a Gaza, domani prenderà il via una riunione straordinaria dell'Assemblea generale dell'ONU. L'incontro è stato richiesto dai rappresentanti dell'Organizzazione per la cooperazione islamica e del gruppo arabo. Secondo fonti diplomatiche, l'Assemblea Generale, le cui risoluzioni non sono vincolanti, potrebbe decidere un testo. La bozza di testo visionata dall'AFP riprende in gran parte la risoluzione respinta venerdì dal Consiglio di Sicurezza a causa del veto americano.

Il testo esprime preoccupazione per la "catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza", "chiede un immediato cessate il fuoco umanitario". Chiede inoltre la protezione dei civili, l'accesso umanitario e il rilascio "immediato e incondizionato" di tutti gli ostaggi. Alla fine di ottobre, dopo quattro insuccessi in dieci giorni da parte del Consiglio di Sicurezza, l'Assemblea Generale aveva invocato, a larghissima maggioranza (120 voti favorevoli, 14 contrari e 45 astensioni), una "tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata, che porti alla cessazione delle ostilità" tra Israele e Hamas.

Due settimane dopo il Consiglio è riuscito ad adottare una risoluzione che chiedeva "pause e corridoi umanitari" nella Striscia di Gaza, non un "cessate il fuoco" e nemmeno una tregua". La settimana scorsa, invocando per la prima volta l'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite che permette al Segretario generale di riunire il Consiglio su una questione che "potrebbe mettere in pericolo il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale", Antonio Guterres aveva esortato il Consiglio a spingere per un "cessate il fuoco umanitario", denunciando la "punizione collettiva" inflitta ai palestinesi.

"Purtroppo il Consiglio di Sicurezza non è riuscito a farlo", ha lamentato ieri, descrivendo un Consiglio le cui "autorità e credibilità sono state seriamente compromesse". Venerdì la risoluzione preparata dagli Emirati Arabi Uniti in risposta alla richiesta del Segretario Generale, che chiedeva un "cessate il fuoco umanitario immediato" a Gaza, è stata bloccata dagli Stati Uniti. Ha ricevuto 13 voti a favore, uno contrario e un'astensione (Regno Unito).

Israele: eliminato il comandante del battaglione Shejaiya di Hamas

Le forze di difesa israeliane annunciano su X di aver eliminato Emad Krikae, comandante del battaglione Shejaiya di Hamas. Krikae aveva assunto l'attuale posizione dopo l'uccisione del suo predecessore. In precedenza era stato vice comandante del medesimo battaglione e responsabile dell'addestramento sui missili anticarro nella Brigata della città di Gaza.

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