Primo piano

Terremoto in Marocco, il racconto degli italiani: '35 secondi lunghi un'eternità'

Le testimonianze: 'Tutto ha tremato, forte boato'. 'Dopo sisma bloccati su monti del Marocco'

Your browser doesn't support HTML5 video.

Redazione Ansa

"Sono arrivate le ruspe che stanno lavorando per liberare la strada. Non so se ce la faranno entro la sera, speriamo. Credo che passeremo un'altra notte in macchina altrimenti, se sarà libero il passaggio, scenderemo a valle con la macchina". Così all'ANSA la turista italiana rimasta bloccata su un passo montano dell'Atlante, in Marocco, assieme alla sua famiglia. La donna è in contatto con l'ambasciata: "Intanto vediamo di scendere, poi vedremo. Siamo stanchi...".

 

 

 

"La scorsa notte, verso le 23.30 credo, c'è stata una scossa fortissima" ha raccontato la donna, che assieme alla sua famiglia alloggiava in un hotel-ristorante sul passo montano. Sono subito usciti dall'edificio. "L'hotel è rimasto molto danneggiato, per cui abbiamo passato la notte in auto'. La famiglia è in Marocco dal 31 agosto, "stavamo facendo un giro, l'auto è affittata". Ma ora la macchina è inutile, spiega, perché "la frana ha bloccato entrambe le vie del passo. Non ci sono feriti - dice ancora - con noi c'erano altri due turisti, non saprei dire la nazionalità, forse belgi". Uno dei due, però, ha difficoltà a camminare e non può seguire la famiglia italiana nella lunga camminata verso Agadir.

"Ci troviamo in una zona, il Tizi 'n test dove non ci sono soccorritori, non ci sono autorità, non c'è nessuno, per questo abbiamo deciso di incamminarci a piedi verso Agadir non verso Marrakech, sappiamo che lì è un disastro", aggiunge. "Se è prudente incamminarci a piedi? Che altro dovremmo fare, cosa aspettiamo? Abbiamo due bottiglie d'acqua, mio figlio è riuscito a caricare il cellulare. Ci sono state altre scosse. La mia paura è che venga giù la montagna", aggiunge la donna.

Il racconto di un imprenditore aretino a Marrakesh con la moglie 

"Era il regalo di compleanno che mia moglie Piera mi aveva fatto, siamo" a Marrakesh "da quattro giorni. Ieri sera siamo rientrati in albergo alle 23. Poi, dopo poco, tutto è iniziato a tremare accompagnato da un forte boato. Abbiamo preso le cose essenziali e siamo usciti dopo la scossa". Ex imprenditore orafo, è in pensione come la moglie, risiede in un quartiere periferico di Arezzo e la vacanza in Marocco era il regalo più bello che potesse ricevere per il compleanno. "Ora siamo davanti all'albergo che si trova nella Medina nuova e non ha riportato lesioni. Abbiamo fatto tuttavia un giro nella Medina vecchia che risale al 1200" che invece ha subito danni. "Adesso cerchiamo di ripartire ma ci hanno detto che prima di mercoledì sarà praticamente impossibile". Il terremoto ha fatto cambiare i programmi, annullando la gita nel deserto: "Rinunciamo perché le comunicazioni sono interrotte, siamo talmente felici di essere vivi che non vogliamo rischiare nulla. Le comunicazioni sono difficili, ci sono un sacco di frane, non vogliamo rischiare nulla né intralciare i soccorsi".

Titolare b&b, '35 secondi lunghi un'eternità' 

"Mi sono molto impaurita. Ma sto bene, 35 secondi mi sono parsi un'eternità". E' la testimonianza di Barbara Messini originaria di Montevarchi (Arezzo) che, lasciato il Valdarno dieci anni fa, gestisce un bed and breakfast, che si chiama Dar Barbi nella Medina di Marrakesh. "Ore 23,08 - racconta - l'allarme sos emergenza del mio cellulare suona, poi il boato assordante che non riesco a capire, mentre tutto inizia a tremare. Cadono bicchieri, la tavola si sposta non riesco a stare in piedi, 35 secondi che durano un eternità poi il caos, parti di facciate cadono, i clienti sembrano impazziti, io ho lo scooter davanti a me, prendo il mio zaino ci metto cose a caso, un golf, una maglina, un foulard, una coperta, prendo il mio cagnolino Lola, metto in moto e via". Secondo le prime verifiche il suo bed and breakfast non avrebbe riportato lesioni importanti. "Avevo diversi ospiti in questi giorni - continua -, alcuni si sono impauriti e stanno cercando di partire e lasciare il Marocco. Altri invece hanno deciso di restare. Vedremo l'evolversi della situazione nelle prossime ore".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it