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Missili russi sull'Ucraina, città in blackout

Mosca attiva la difesa antiaerea a 500 km dal confine. Minsk: un missile antiaereo ucraino caduto in Bielorussia. Il 60% degli ucraini contrari a negoziati con Mosca

Redazione Ansa

Pioggia di missili russi sull'Ucraina, esplosioni segnalate anche a Kiev e a Leopoli (nell'ovest dell'Ucraina), che si trova lontano dalla linea del fronte, a Kharkiv, (est), Odessa (sud), Sumy (nord-est). Nel mirino anche l'infrastruttura energetica, con le città che subiscono interruzioni di corrente e hanno problemi al rifornimento idrico.

La difesa antiaerea risponde ai raid. Kiev riferisce di aver abbattuto 54 su 69 missili russi lanciati stamattina sul Paese.  Dopo l'attacco di oggi, il 40% dei residenti di Kiev è senza elettricità, ha detto il sindaco della capitale Vitaly Klitschko, dove esplosioni in diversi quartieri sono state segnalate dai residenti della capitale, secondo i media ucraini. Secondo il sindaco, le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto 15 missili russi sopra Kiev.

Il ministro dell'Energia ucraino Herman Halushchenko ha riferito che il pesante attacco russo ha prodotto danni agli impianti di produzione di energia elettrica e alla rete energetica del Paese nonostante l'eccellente lavoro della difesa aerea. Lo riporta il Kyiv independent. Il ministro ha spiegato che la situazione energetica è particolarmente difficile nei distretti di Kiev e Odessa, oltre che nell'Ucraina occidentale.

Le difese russe hanno distrutto un oggetto non identificato nel distretto di Engels della Regione di Saratov, a 500 chilometri dal confine con l'Ucraina. Lo dichiara il governatore regionale Roman Busargin sul suo canale Telegram, come riporta la Tass. "Le difese aeree erano al lavoro sul territorio del distretto di Engels. Un oggetto non identificato è stato distrutto. I servizi di emergenza sono stati inviati sul posto. Non c'è alcuna minaccia per la sicurezza dei residenti", ha dichiarato il governatore. Nell'ultimo mese la base aerea militare di Engels è stata colpita due volte da droni.

E le autorità di Minsk hanno riferito che un missile antiaereo ucraino è caduto oggi in Bielorussia. Secondo l'agenzia bielorussa Belta il presidente Aleksandr Lukashenko è stato informato della caduta del vettore S-300 ucraino sul territorio bielorusso. Funzionari militari e tecnici sono sul posto.

Il ministro degli Esteri russo Lavrov respinge intanto la formula di pace di Zelensky, 'un'illusione' - La Russia non intende parlare con nessuno sulla base della "formula di pace" proposta da Vladimir Zelensky, Kiev non è pronta al dialogo: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista a Ria novosti. "E' evidente che Kiev non è pronta al dialogo. Zelensky accarezza l'illusione di ottenere, con l'aiuto dell'Occidente, il ritiro delle nostre truppe dal territorio russo del Donbass, Crimea, Zaporozhzhia e Kherson, il pagamento delle riparazioni da parte della Russia e tribunali internazionali" e simili. Naturalmente, non ci sarà nessun colloquio a tali condizioni", ha detto Lavrov.

"L'ennesimo insensato e massiccio attacco missilistico russo all'Ucraina, che ha distrutto indiscriminatamente infrastrutture e strutture mediche, prendendo deliberatamente di mira e uccidendo i civili. Non ci sarà impunità per i crimini di guerra russi. Il nostro sostegno all'Ucraina continuerà, senza sosta". Lo ha scritto su Twitter l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.

Il 60% dei cittadini ucraini è contrario a eventuali negoziati di pace con la Russia, nemmeno per salvare vite umane: è quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Fondazione per le Iniziative Democratiche Ilko Kucheriv in collaborazione con il servizio sociologico del Centro Razumkov. Lo riporta Ukrinform. "La società ucraina, dopo tutti i crimini commessi dalla Russia, semplicemente non crede che la Russia sia in grado di stipulare accordi di pace solidi e duraturi. Abbiamo visto che più del 60% (degli intervistati) ha dichiarato di non sostenere i negoziati con la Russia nemmeno per salvare vite umane", ha detto Petro Burkovskyi, direttore esecutivo della Fondazione Iniziative Democratiche. Allo stesso tempo, ha aggiunto, il 23% - quasi uno su cinque - ritiene che per salvare vite umane sia necessario negoziare con la Russia. Il 17% degli intervistati ha dichiarato di non essere d'accordo con nessuna di queste affermazioni o di non avere un'opinione chiara sulla questione. Secondo il sondaggio, inoltre, il 93% degli intervistati crede nella vittoria dell'Ucraina e solo il 3% ne dubita. Tra coloro che credono nella vittoria di Kiev, il 39% ritiene che questa avverrà prima dell'estate prossima, il 22% pensa che avverrà tra uno o due anni e il 20% crede che possa essere raggiunta nei prossimi mesi. Il sondaggio è stato condotto dal 13 al 21 dicembre e sono stati intervistati in totale 2.018 persone di età superiore ai 18 anni. 

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