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Ucraina, Putin: "Missili Patriot obsoleti, la Russia troverà un antidoto"

Zakharova attacca: "Zelensky è il figlio di p... dell'Occidente"

Redazione Ansa

La Russia troverà "un antidoto" ai missili Patriot statunitensi, che sono "obsoleti". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.

"Firmerò un decreto con misure di risposta al price cap sul petrolio lunedì o martedì", ha affermato Putin. "Tutti i conflitti armati finiscono in un modo o nell'altro con un qualche negoziato sulla pista diplomatica. E non abbiamo mai rifiutato". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin accusando il governo ucraino di "essersi proibito di negoziare".

Volodymyr Zelensky è "il figlio di p... dell'Occidente": così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel corso del quotidiano punto stampa, ha definito il presidente ucraino dopo la visita a Washington. "E' il loro figlio di p... e quindi tutto gli è concesso. Soprattutto non è solamente il loro figlio di p..., ma anche uno strumento di contrasto al nostro Paese".

Le forniture di armi occidentali all'Ucraina non aiutano a risolvere il conflitto, ma solo a prolungare le sofferenze del popolo ucraino: lo ha detto il portavoce Cremlino, Dmitri Peskov, come riporta la Tass. I sistemi missilistici Patriot di fabbricazione statunitense che saranno inviati in Ucraina saranno obiettivi legittimi per le forze russe, proprio come gli altri tipi di armamenti, ha evidenziato Peskov.

Lo sforzo bellico dell'Arrmata russa in Ucraina è al momento concentrato sulla regione di Donetsk, nel Donbass, con l'intenzione di "liberarla completamente" secondo quanto dichiarato dal capo di stato maggiore militare russo, generale Valery Gerasimov, citato dalla Tass, aggiungendo che le forze russe continuano a colpire in profondità in territorio ucraino. Nel 2022, ha aggiunto il comandante militare, Mosca ha consegnato alle truppe russe combattenti oltre 3.100 mezzi militari, fra carri armati e altri mezzi corazzati, lanciamissili e pezzi d'artiglieria.

L'Ucraina all'inizio del 2022 era diventata, con l'appoggio dell'Occidente, uno stato "estremamente ostile" nei confronti della Russia, secondo quanto dichiarato da Gerasimov, che ha definito la Nato uno "strumento" degli interessi americani. Gerasimov ha detto che gli stati occidentali che più hanno contribuito ad armare Kiev sono stati, oltre agli Stati Uniti, anche il Regno Unito, la Polonia e la Romania. Gerasimov ha quindi detto che i combattimenti nell'operazione militare speciale (come Mosca chiama l'invasione dell'Ucraina, ndr) , hanno interessato "vasti territori" e sono stati "feroci fin dall'inizio". Con le offensive sferrate in Ucraina, ha aggiunto il comandante militare, "le truppe coinvolte hanno liberato la Repubblica popolare di Lugansk. Il porto di Mariupol è stato conquistato con perdite minime. E' stato instaurato il pieno controllo sulla costa del mare d'Azov e sui territori di Kherson e Zaporizhzhia", ha detto Gerasimov, citato dalla Tass.

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