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Maxi-sgombero di migranti a nord di Parigi

Centinaia di esiliati in strada trasportati in alloggi d'urgenza

Redazione Ansa

 Diverse centinaia di migranti, che vivevano in condizioni disperate sotto al viadotto della metropolitana aerea di Parigi, sono stati sgomberati questa mattina dalle autorità francesi. La tendopoli di fortuna, costituita in grandissima maggioranza da migranti afghani, si era riformata molto rapidamente, dopo un precedente sgombero effettuato a fine ottobre dalle forze dell'ordine francesi. Iniziata intorno alle 7 del mattino, la nuova evacuazione è durata oltre due ore. "Tra i 700 e le mille" persone sono state fatte salire a bordo di una ventina di pullman per il trasferimento verso centri d'alloggio d'emergenza, di cui circa metà nella regione Ile-de-France, la regione di Parigi", ha riferito all'agenzia France Presse Nikolai Posner, responsabile dell'associazione Utopia 56 che aiuta i migranti in strada.
    "Sono per l'80, 90% afghani e qualche persona dell'Africa orientale", ha precisato, aggiungendo che "sul posto la situazione era particolarmente difficile e cominciava a fare molto freddo". Posner ha deplorato il "ciclo perpetuo" di formazione delle tendopoli a Parigi regolarmente seguita dagli sgomberi della polizia. "Il bisogno di centri di prima accoglienza" per evitare questa situazione in strada "è particolarmente aumentato in questo momento, perché ci sono molti arrivi, con tantissime persone che giungono per la prima volta, in particolare, afghani", spiega da parte sua Hélène Soupios-David, di France terre d'asile (FTDA). Secondo le stime fornite da quest'ultima, tra 360 e 540 persone vivevano nel campo evacuato oggi, a due passi dalla Gare du Nord e dalle pendici di Montmartre, tra i luoghi più turistici di Parigi, dove sorge la Basilica del Sacro Cuore. 
   

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