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Kiev è ancora sotto i missili russi

Due edifici residenziali sono stati colpiti dai missili russi

Un ponte distrutto vicino a Kherson, Ucraina (Archivio)

Redazione Ansa

Kiev è di nuovo sotto attacco. Il sindaco Vitali Klitschko ha denunciato che due edifici residenziali sono stati colpiti da missili russi. "C'è un attacco alla capitale. Secondo le prime informazioni, due edifici residenziali sono stati colpiti nel distretto di Pechersk. I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto diversi missili sopra Kiev. Medici e soccorritori sono su posto. Maggiori dettagli più tardi", ha comunicato Klitschko su Telegram.

"La Russia risponde al potente discorso di Zelensky al G20 con un nuovo attacco missilistico. Qualcuno pensa seriamente che il Cremlino voglia davvero la pace? Vuole obbedienza. Ma alla fine i terroristi perdono sempre", ha scritto sul gruppo il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, su Twitter.

I russi dell'amministrazione di Novaya Kakhovka hanno lasciato la città a causa dei bombardamenti delle forze ucraine, trasferendosi in aree più sicure della regione. Lo ha dichiarato il servizio stampa dell'amministrazione, citato da Tass. "Novaya Kakhovka è stata sottoposta al fuoco diretto dell'artiglieria e dei mortai ucraini di grosso calibro. Il fuoco indiscriminato proveniente dalla sponda occidentale del Dnieper ha reso la vita della città insicura" afferma il servizio stampa.

Intanto spunta la rivelazione della Cnn. La Russia avrebbe ritardato a dopo le elezioni di Midterm l'annuncio del ritiro dalla città ucraina di Kherson per evitare di dare all'amministrazione Biden una vittoria politica in vista delle elezioni di metà mandato. Alla tv lo avrebbero riferito fonti dell'intelligence americana. Aspettare fino a dopo le elezioni americane è sempre stata una "condizione pre-pianificata" del ritiro della Russia da Kherson. Secondo gli analisti militari, Mosca aveva poche altre opzioni operative e si stava preparando al ritiro da settimane.

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