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Blackout a rotazione a Kiev e in 7 regioni

Ieri mattina l'allarme aereo è risuonato in tutta l'Ucraina

Nuovo allarme aereo in Ucraina

Redazione Ansa

Il gestore della rete elettrica nazionale ucraina, NEC Ukrenergo, ha introdotto sabato blackout a rotazione nella capitale Kiev e in sette regioni del Paes. La misura è entrata in vigore alle 6:00 ora locale (le 5:00 in Italia) a Kiev e nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Kharkiv e Poltava. I blackout, ricorda il gestore, verranno modulati giornalmente in base a un calendario deciso dagli operatori delle reti di distribuzione locali. I tetti ai consumi, ha spiegato inoltre NEC Ukrenergo, sono necessari per ridurre il carico sulle reti e garantire un bilanciamento sostenibile del sistema elettrico dopo gli attacchi alle infrastrutture energetiche del Paese da parte delle forze russe.

Ieri mattina l'allarme aereo è risuonato in tutta l'Ucraina con l'esclusione della Crimea occupata. Le autorità hanno invitato la popolazione a rimanere nei rifugi segnalando una minaccia missilistica in tutto il Paese. Lo riporta Ukrainska Pravda.

Durante la notte tra venerdì e sabato sono stati segnalati vari attacchi missilistici russi nel paese. il capo dell'Amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, ha scritto su Telegram che le forze russe hanno colpito il distretto di Vilniansk, con missili S-300. "Dopo la mezzanotte, il nemico ha attaccato il distretto di Vilniansk con missili S-300", ha scritto Starukh, aggiungendo che per ora non si segnalano feriti o vittime, ma che gli edifici di tre società e alcune auto hanno subito danni.

Almeno tre civili sono morti e altri otto sono rimasti feriti, invece, durante gli attacchi russi di ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il governatore regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta il Kyiv Independent. La regione, dove sono rimaste circa 350.000 persone nonostante l'evacuazione obbligatoria imposta dal governo, è stata oggetto di un'altra serie di pesanti bombardamenti russi durante la notte.

L'esercito ucraino, da parte sua, ha bombardato nella notte la città di Svatovo, nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk (LPR) con quattro razzi Himars, secondo quanto riferito dalla missione LPR al Centro congiunto di controllo e coordinamento per il cessate il fuoco, ripreso dalla Tass. Secondo la missione, l'esercito ucraino ha sparato quattro razzi contro Svatovo all'1.20, ora di Mosca. Sono ancora in corso le verifiche su eventuali vittime o danni. Secondo la missione, l'esercito ucraino avrebbe  sparato oltre 375 razzi Himars dall'inizio del conflitto.

Il comando militare ucraino, nel frattempo, ha informato che il suo esercito ha respinto ieri attacchi russi vicino a 14 insediamenti nelle regioni di Lugansk e Donetsk, nell'Ucraina orientale. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, le forze ucraine hanno colpito importanti strutture militari russe e due posti di comando, e sono state distrutte anche sei stazioni di rifornimento russe vicino a Novovasylivka, nella regione di Mykolaiv. 

I bombardamenti russi dell'ultima settimana sembrano concentrati su obiettivi dell'infrastruttura civile dell'Ucraina. E così il gestore della rete elettrica nazionale ucraina, NEC Ukrenergo, ha introdotto questa mattina dei blackout a rotazione nella capitale Kiev e in sette regioni del Paese. La misura è entrata in vigore alle 6:00 ora locale (le 5:00 in Italia) a Kiev e nelle  regioni di Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Kharkiv e Poltava. I blackout, ricorda il gestore, verranno modulati giornalmente in base a un calendario deciso dagli operatori delle reti di distribuzione locali. I tetti ai consumi, ha spiegato inoltre NEC Ukrenergo, sono necessari per ridurre il carico sulle reti e garantire un
bilanciamento sostenibile del sistema elettrico dopo gli attacchi alle infrastrutture energetiche del Paese da parte delle forze russe.

Ed è per questo che, per sostenere l'accesso all'elettricità e al riscaldamento della popolazione ucraina, 17 Paesi dell'Unione europea - compresa l'Italia - hanno inviato 500 generatori di corrente in Ucraina attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell'Ue: lo scrive in un tweet il Direttorato Generale per la Protezione civile e gli Aiuti umanitari della Ue. Oltre all'Italia i Paesi sono la Slovenia, la Slovacchia, l'Irlanda, l'Austria, la Svezia, la Spagna, la Germania, la Danimarca, la Finlandia, l'Estonia, il Belgio, la Bulgaria, il Lussemburgo, Cipro, la Polonia e la Francia. 

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