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La Farnesina convoca l'ambasciatore russo Razov

Sequi: 'Respingiamo accuse di amoralità di istituzioni e media'

Redazione Ansa

Il Segretario Generale del Ministero degli Esteri, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su istruzione del Ministro Luigi Di Maio, di concerto con Palazzo Chigi, l'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov. L'Ambasciatore Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal Ministero degli Esteri russo. Il Segretario Generale della Farnesina ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro Paese in una campagna anti-russa. 

L'ambasciatore russo a Roma Sergey Razov, convocato stamattina dalla Farnesina, "si è soffermato sulle dichiarazioni talvolta inaccettabili di alti funzionari italiani nei confronti della Russia e della sua leadership. Ha sottolineato che la linea di propaganda che sta dominando nei media italiani difficilmente può essere qualificata altrimenti che come ostile. Ha chiesto moderazione ed equilibrio, tradizionali per la politica estera italiana, nell'interesse del mantenimento di relazioni positive e di cooperazione tra i popoli russo e italiano a lungo termine". Lo fa sapere l'ambasciata russa in un comunicato. "Il 6 giugno 2022 - si legge nella nota - l'Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana Sergey Razov è stato convocato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, dove gli sono state messe in evidenza le dichiarazioni presuntemente 'inammissibili e offensive' del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa nei confronti delle istituzioni e dei media italiani. Il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana Ettore Francesco Sequi ha respinto le accuse di coinvolgimento dei media italiani in una 'campagna anti-russa'". "L'Ambasciatore, a sua volta - recita ancora il comunicato dell'ambasciata - si è soffermato sulle dichiarazioni talvolta inaccettabili di alti funzionari italiani nei confronti della Russia e della sua leadership. Ha sottolineato che la linea di propaganda che sta dominando nei media italiani difficilmente può essere qualificata altrimenti che come ostile. Ha chiesto moderazione ed equilibrio, tradizionali per la politica estera italiana, nell'interesse del mantenimento di relazioni positive e di cooperazione tra i popoli russo e italiano a lungo termine". "Sono stati forniti chiarimenti anche in relazione alle proposte dell'Italia per porre fine al conflitto in Ucraina e agli appelli per lo sblocco delle esportazioni di grano dai porti ucraini", conclude la nota.
   

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