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Patriottismo e tridenti, la resistenza nei tatuaggi

Boom da inizio guerra, tanti i girasole che spuntano dai fucili

Soldati ucraini si tatuano a Kiev

Redazione Ansa

Il tridente ucraino disegnato sulla nuca, una molotov in fiamme sulla caviglia, o un fucile che spara il girasole simbolo della nazione. In Ucraina la resistenza alla guerra è dichiarata ed esibita anche sui corpi delle persone che, sempre più numerose, scelgono di farsi tatuare sulla pelle un simbolo patriottico per esprimere il loro no alla guerra. Dall'inizio dell'invasione russa la domanda di tatuaggi, soprattutto patriottici, ha registrato un boom nel paese. Al festival 'Art Weapon' a Kiev sono arrivati in tanti per farsi tatuare il proprio sostegno alla causa dell'Ucraina, in un evento ospitato in una vecchia fabbrica abbandonata, nel quale il denaro raccolto è stato poi devoluto all'esercito ucraino. Ma nella capitale sono molti anche gli spazi, ormai in disuso, dove i giovani artisti di tattoo si riuniscono per disegnare e raccogliere fondi: tutti possono accedere ad un tatuaggio, il prezzo è la donazione che si intende fare alle forze armate ucraine.

Jénia, tatutatore di 27 anni, spiega di aver notato una crescente domanda di tatuaggi patriottici dall'inizio dell'invasione russa. Così come l'arrivo di molti giovani, aggiunge, che non si erano mai tatuati prima. "La guerra li ha cambiati e hanno cominciato a farsi tatuare. E per i loro primi tatuaggi hanno scelto temi patriottici", spiega. I tatuatori raccontano di ricevere le richieste più svariate, dal tridente ucraino alla bandiera gialla e blu, dai missili anti-carro ai moderni cavalli di frisia fino alle armi da cui escono fiori.

C'è persino chi sceglie di farsi disegnare sul braccio la palyanytsia, il pane tradizionale delle feste ucraine: una parola che i russi faticano a pronunciare e che tra gli ucraini è diventata un po' una password per identificare potenziali spie russe. "Voglio sottolineare l'identità ucraina", racconta Fedor, 23 anni, che se lo è fatto disegnare sul braccio. Non mancano gli slogan marziali come 'Morte al nemico'. E c'è chi chiede anche frasi diventate virali, come quelle pronunciata dal soldato-eroe dell'isola dei Serpenti: 'Nave da guerra russa, vai a farti fottere!'.

Un giovane militare di 20 anni, al suo primo tattoo, spiega di aver scelto un disegno dedicato al reggimento nazionalista Azov, dove combattono due suoi amici. "Mi hanno detto che difenderanno l'Ucraina fino alla morte", spiega. Maroussia Ionova, attrice e musicista di 27 anni, per il suo nuovo tatuaggio ha scelto la scritta 'Kiev', a ricordare il momento in cui è fuggita dalla sua casa all'inizio della guerra e l'ondata di emozioni che l'hanno attraversata da quel giorno.
   

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