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Zelensky, 'Putin come Hitler, vinceremo noi'

La parata in solitudine del leader ucraino in una Kiev deserta

Zelensky

Redazione Ansa

"Abbiamo vinto allora. Vinceremo ora". Volodymyr Zelensky celebra il Giorno della Vittoria sul nazismo scavando ancora più a fondo il solco che lo separa da Vladimir Putin, "un pazzo" che "imita Hitler" e che per questo "è maledetto da milioni di antenati" che contro quel regime combatterono a costo della vita. Un solco scavato dalle circostanze - il leader dell'Ucraina aggredita contro quello della Russia invasore - ma anche dai simboli, dalle immagini che Zelensky conosce e sa usare alla perfezione. Da una parte Putin e la parata militare di Mosca, espressione di una potenza che si vorrebbe ancora imperiale ma che comincia a cedere sotto i colpi dell'isolamento. Dall'altra il presidente-soldato che dal 24 febbraio non dismette la mimetica e che sfila, in totale solitudine, nella centrale via Khreshchatyk alle prime ore dell'alba, quando il coprifuoco trattiene ancora gli abitanti della città al sicuro nelle proprie case. In un nuovo video di oltre 5 minuti, Zelensky cammina lentamente lungo la mezzeria del viale, tra le bandiere gialle e blu issate sui lampioni laterali, rievocando la parata del 24 agosto 2021 quando l'Ucraina celebrò i suoi 30 anni di indipendenza. E con parole calme e sicure arringa il suo popolo: "Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli, e quindi vinceremo. Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. Mentre qualcun altro non ne avrà più nessuno", afferma senza mai nominare Putin che, al contrario di lui, si immerge in un bagno di folla sulla piazza Rossa ma - più solo di Zelensky - circondato e fisicamente blindato dalle guardie del corpo. "Vinceremo", ripete nel video il presidente ucraino. E quando questo accadrà allora sì che "Khreshchatyk vedrà la parata della vittoria: la vittoria dell'Ucraina!", promette in una città che temeva il peggio e dove invece le sirene d'allarme si sono rarefatte regalando un po' di tregua.

"Il nostro nemico sognava che avremmo rinunciato a celebrare il 9 maggio e la vittoria sul nazismo" giustificando l'invasione con la necessità di "denazificare" l'Ucraina, accusa ancora Zelensky, ma "è lui che sta replicando gli orribili crimini di Hitler". "Il vero nazista è lui", concorda Tamara, ottantenne dal trucco perfetto seduta accanto al marito su una panchina nei giardini di Babyn Yar, dove i nazisti sterminarono oltre 30.000 ebrei, diventato il parco memoriale della Shoah di Kiev. Qui il primo marzo un raid delle forze di Mosca ha colpito la torre della tv, uccidendo cinque persone e suscitando lo sdegno della comunità ebraica, Zelensky per primo. "Non ci aspettavamo tutto questo. Per colpa di Putin oggi non celebriamo niente, per noi oggi è il giorno del dolore", continua Tamara parlando con l'ANSA. Poi si guarda intorno, sotto un sole di primavera che diventa ogni giorno più caldo su un verde sempre più esuberante, oltre le trincee che ancora sfregiano il parco, ormai disabitate e incustodite. "Però guarda come è bello qui...". Più avanti, davanti alla statua dedicata ai bambini uccisi a Babyn Yar, circondata da fiori e peluche in ricordo di quelle piccole vittime del nazismo, due uomini sulla quarantina approfittano del giorno festivo per una camminata all'aria aperta. "Da ragazzino mio nonno abitava da queste parti, e veniva qui a guardare cosa facevano i nazisti per poi riferirlo ai partigiani. Per quel servizio lo ripagavano con delle patate", racconta orgoglioso uno di loro. "Per me oggi resta un giorno di festa, il giorno della vittoria sul nemico". E anche se Putin lo usa contro di noi, "perché dovremmo cambiarlo?".

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