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Ue, Gentiloni: 'Non facile modificare regola dell'unanimità'

Lo scontro sul petrolio, Budapest fa slittare le sanzioni

Paolo Gentiloni

Redazione Ansa

"Non è facile modificare la regola dell' unanimità, è inserita nei trattati e per modificarli serve l'unanimità", spiega il commissario Ue Gentiloni ad un evento del Messaggero. "In generale - aggiunge - la Ue ha dato prova di un livello di capacità di decisione notevole". Ieri la commissione Ue ha presentato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, con l'embargo al petrolio, graduale, e con deroghe per Ungheria e Slovacchia, troppo dipendenti dal greggio di Putin. Concessioni che tuttavia non sono bastate a Budapest.

"Non è facile modificare la regola dell'unanimità, che è inserita nei trattati e che per modificarli serve l'unanimità. Oggi abbiamo diverse forme di cooperazione rafforzate che consentono in molti campi di andare avanti. In generale la Ue ha dato prova sia nei confronti della pandemia sia nella reazione a questa guerra di un livello capacità di decisione notevole. Il sistema decisionale nelle varie democrazie non è semplice ma teniamoceli stretti. La semplicità di decisione nelle autocrazie può portare a disastri e guerra". Così il commissario Ue Paolo Gentiloni ad un evento del Messaggero.

"L'embargo sul petrolio è una decisione ragionevole e avrà un impatto sulle nostre economie ma su quella russa sarà molto maggiore. La nostra proposta è arrivare a un embargo a seconda prodotti tra 6 e 9 mesi, perché rendersi indipendenti dal petrolio russo non si fa in 24 ore e perche farlo in 24 ore potrebbe avere un impatto sui prezzi del petrolio a livello internazionale forse contraddittorio rispetto ai nostri obiettivi". Così il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni ad un evento del Messaggero aggiungendo che già in autunno dovrebbero renderci autonomi. Confido che si riuscirà ad avere un percorso in comune" fra i vari Paesi. E' "impegnativo per le nostre economie - ha aggiunto - ma quello che dice la banca centrale russa è che la recessione sarà almeno del 9% e chi dice che le sanzioni non saranno efficaci prende un abbaglio".

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