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IL PUNTO ALLE 16:30 - Putin: 'Risposta fulminea alle interferenze esterne'

Colloquio tra Zelensky e Draghi che il 10 maggio sarà da Biden

Vladimir Putin

Redazione Ansa

   Torna a parlare Vladimir Putin, lanciando da San Pietroburgo segnali poco distensivi. "I piani dei Paesi occidentali per strangolare economicamente la Russia sono falliti e l'impatto economico delle sanzioni non è stato così forte per il momento", afferma il leader del Cremlino che mette in guardia tutti quelli che definisce Paesi ostili: "Tutti gli obiettivi dell'operazione militare speciale in Ucraina e Donbass saranno completamente realizzati", assicura. E aggiunge: "Se qualcuno dall'esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea".

    Poco prima da Washington il portavoce del Dipartimento di stato Ned Price aveva affermato come da parte di Mosca non vi sia "alcun segnale sincero di voler dialogare per una soluzione del conflitto in Ucraina", anche se da Ankara si auspica che un faccia a faccia tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky possa aver luogo "nei prossimi giorni".

    Intanto, mentre Mosca dichiara la guerra sul gas, l'Unione europea continua a lavorare su un nuovo pacchetto di sanzioni che stavolta dovrebbe riguardare anche lo stop, probabilmente graduale, alle importazioni di petrolio dalla Russia. Bruxelles inoltre propone di eliminare tutti i dazi sui prodotti importati dall'Ucraina, a partire dall'acciaio. Una misura che ora passa al vaglio del Parlamento europeo e degli Stati membri e definita "senza precedenti" dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis.

    Sull'asse Roma-Kiev si registra la telefonata tra Zelensky e il presidente del consiglio Mario Draghi, ringraziato dal presidente ucraino "per il coinvolgimento dell'Italia nelle indagini sui crimini contro l'umanità commessi dalla Russia. Apprezziamo - aggiunge Zelensky su Twitter - anche il sostegno per rafforzare le sanzioni contro l'aggressore" e la decisione di Roma "di dare rifugio a oltre 100 mila ucraini costretti a fuggire dalle loro case".

    Nel frattempo la Casa Bianca rende noto che Draghi sarà ricevuto dal presidente americano Joe Biden il prossimo 10 maggio, una visita - ha spiegato la portavoce Jennifer Psaki - tesa a "riaffermare i profondi legami di amicizia e partnership fra Stati Uniti e Italia". Al centro dei colloqui "il coordinamento con gli Alleati sulle misure a sostegno del popolo ucraino e di contrasto all'aggressione ingiustificata della Russia" e il nodo della sicurezza energetica, oltre al tema del rilancio dell'economia.

    Nonostante l'alta tensione tra Washington e Mosca arriva però la notizia di un scambio prigionieri atteso da tantissimo tempo: quello tra l'ex marine americano Trevor Reed e l'ex aviatore russo Konstantin Yaroshenko". "Nei negoziati per il rilascio di Trevor abbiamo preso decisioni difficili", ha commentato Joe Biden. Mentre monta l'ira di Pechino contro gli Usa per una nave militare americana nello stretto di Taiwan, liquidata come una "provocazione". 

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