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A tre anni dal rogo Notre-Dame riprende progressivamente vita

Continuano i lavori nel mega-cantiere, a breve fine pulizia

Redazione Ansa

"Scoperte eccezionali": a tre anni dall'incendio che distrusse parzialmente Notre-Dame-de-Paris, la cattedrale simbolo della Francia, gli archeologi annunciano straordinari ritrovamenti nel ventre della chiesa. Oltre al sarcofago di piombo del quale aveva già dato notizia nelle scorse settimane la ministra della Cultura Roselyne Bachelot e che presto verrà 'scoperchiato' da un istituto medico-legale di Tolosa per svelarne i segreti, l'Institut national de recherches archéologiques préventives (Inrap) ha rinvenuto anche un misterioso muro e uno straordinario 'jubé' - il pontile-tramezzo che all'epoca separava il coro della cattedrale - con sculture e dettagli policromi di grande interesse storico-artistico. Ritrovamenti "eccezionali", esulta Christophe Besnier, responsabile dello scavo archeologico, ora richiuso dopo cinque settimane di ricerche per lasciare il posto all'innalzamento di un ponteggio di 600 tonnellate che servirà a ricostruire la celebre guglia opera di Eugène Viollet-le-Duc andata in fiamme. Dai 120 metri quadri scavati dal 2 febbraio, gli archeologi hanno estratto centinaia di frammenti, di cui buona parte ancora ricoperti dalla loro pittura originaria. Scene della passione di Cristo, come un probabile bacio di Giuda, una deposizione o un busto che porta la croce. Ma anche teste, volti, mani, drappeggi e vegetali. Oggi, a meno di dieci giorni dal ballottaggio presidenziale contro Marine Le Pen, si è recato in visita a Notre-Dame il presidente Emmanuel Macron, accompagnato dalla moglie Brigitte. Occasione per il capo dello Stato candidato ad un secondo mandato di fare il punto - con tanto di tuta da cantiere e caschetto - "sulla progressione dei lavori", hanno spiegato all'Eliseo. A tre anni dall'incendio che ha scosso la Francia e l'Europa la cattedrale gotica sta ritrovando progressivamente la bellezza di un tempo, grazie all'esercito di operai ed artigiani al lavoro per ripulirla e bonificarla dalla fuliggine e dalle polveri di piombo sprigionatesi durante il rogo del 15 aprile 2019. "La pulizia interna delle volte, delle mura e del pavimento", che dovrebbe terminare tra poco, come anche la preparazione delle volte in vista della loro completa ricostruzione, "hanno restituito alla cattedrale il suo candore originale", riferiscono i responsabili del vasto cantiere, a cui contribuirà - per quanto riguarda il recupero dei dipinti - anche un gruppo di restauratrici italiane.

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