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Allarme Transnistria, Kiev teme la tenaglia su Odessa

'I russi cercano il pretesto per muovere le truppe dall'enclave'

Redazione Ansa

Il governo di Kiev mette le mani avanti e avverte: i russi stanno cercando un pretesto, un incidente, per far muovere le truppe e le milizie filorusse stanziate da decenni in Transnistria. L'obiettivo è attaccare la zona di Odessa da ovest e creare un cuscinetto militare in tutto il sud dell'Ucraina, chiudendole così lo sbocco sul mar Nero. "È possibile che le forze armate russe svolgano azioni provocatorie sul territorio della Transnistria", ovvero nella parte della Moldavia occupata dai russi, ha annunciato lo stato maggiore delle forze armate ucraine paventando operazioni di 'false flag'.

Potrebbe essere il preludio della battaglia di Odessa, anche se non è chiaro come il Cremlino possa effettivamente usare le esigue truppe che si trovano nell'enclave filorussa della Transnistria, una piccola entità autoproclamatasi indipendente e non riconosciuta dall'Onu, incuneata tra Moldavia ed Ucraina. Da giorni si parla di un rafforzamento del presidio militare russo attraverso l'invio di parà e di truppe elitrasportate. Ma si tratta di un'operazione complessa e destabilizzante. La capitale della Transnistria, Tiraspol, dista meno di 100 chilometri da Odessa e per Vladimir Putin potrebbe rappresentare la sponda occidentale per scatenare un ulteriore attacco attraverso una manovra a tenaglia. Portando i carri e i missili da sud-ovest, Tiraspol potrebbe chiudere Odessa in una triplice morsa: truppe russe da oriente, bombardamenti dalle navi stanziate nel Mar Nero e spostamento da nord-ovest delle forze presenti in Transnistria.

Nessuno sa con chiarezza quali siano le forze dello statarello che è territorio di caccia per gli affari di diversi oligarchi e da sempre si arricchisce con un fiorente contrabbando. La Transnistria rimane infatti una sorta di ultimo stato sovietico sopravvissuto e governato da un unico partito, i cui fili vengono tirati a Mosca.

La Transnistria - secondo stime non verificabili - dovrebbe avere circa 1.500 tra soldati e ufficiali locali, russi e moldavi. Ma nessuno sa quali e quanti armi si nascondano nelle decine e decine di chilometri di sotterranei e bunker ereditati dall'era sovietica. Per ora i guastatori ucraini, non fidandosi di Tiraspol, hanno già fatto saltare un ponte ferroviario. I servizi segreti ucraini confermano: "Abbiamo notato un ridispiegamento delle truppe russe e di divisioni dell'autoproclamata Repubblica di Transnistria per portare a termine provocazioni e possibili azioni militari contro di noi". 
   

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