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Qui Washington, Biden consola i rifugiati

'Articolo 5 Nato obbligo sacro, Putin un macellaio'

Joe Biden a Varsavia

Redazione Ansa

Joe Biden veste i panni del Consoler-in-Chief e incontra i rifugiati ucraini a Varsavia, in Polonia. Il presidente americano li abbraccia, si fa selfie con i bimbi, sorride. "E' incredibile vedere tutti questi bambini", dice visibilmente impressionato dalla resilienza e dallo spirito dei profughi. Un dramma che tocca con mano e che lo spinge a definire Vladimir Putin "un macellaio". Definendo i rifugiati coraggiosi, Biden racconta che i bambini con cui ha parlato gli hanno chiesto di pregare per i loro papa e i loro nonni in Ucraina a combattere. "Siete coraggiosi", dice loro. Il presidente stringe e mani e si sofferma anche con i volontari di World Central Kitchen, incontrando anche il fondatore dell'organizzazione no profit, lo chef Jose Andres.

Gli incontri con i volontari e i profughi seguono gli impegni ufficiali di Biden, che in mattinata ha incontrato i ministri ucraini degli esteri e della difesa e il presidente polacco Andrzej Duda. A Dmytro Kuleba e Oleksii Rezniko il presidente americano ha garantito "ulteriori sforzi per aiutare l'Ucraina a difendere il suo territorio" e per far sì che il presidente russo Vladimir Putin "risponda per la brutale aggressione da parte della Russia, comprese nuove sanzioni". Con Duda invece Biden ha messo in evidenza l'importnaza della stabilità dell'Europa, i legami fra i due paesi e "l'obbligo sacro" che gli Stati Uniti nutrono nei confronti dell'articolo 5 della Nato.
   

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