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Putin cita i roghi nazisti dei libri, la Rowling lo attacca

La 'madre' di Harry Potter non vuole lo 'zar' come alleato contro la cancel culture

Redazione Ansa

   Il presidente russo Vladimir Putin ha paragonato oggi il boicottaggio di eventi culturali russi ed esponenti della cultura russa nei Paesi occidentali ai roghi di libri di cui si resero responsabili i nazisti.

    "L'ultima volta - ha affermato il capo del Cremlino durante un incontro con esponenti del mondo culturale - sono stati i nazisti in Germania, circa 90 anni fa, a condurre una tale campagna di distruzione della cultura indesiderabile. Ci ricordiamo bene delle immagini dei libri bruciati nelle piazze". 

   JK Rowling ha contestato con forza Vladimir Putin per averla citata nel suo discorso in cui ha accusato i Paesi occidentali di voler boicottare la cultura russa, arrivando a paragonarli ai nazisti che bruciavano i libri e facendo un riferimento alla scrittrice britannica in quanto vittima della cosiddetta 'cancel culture' per le ripetute contestazioni da lei subite da parte dei gruppi Lgbt per la sua difesa dell'identità biologica femminile.

   Sul suo profilo Twitter la 'madre' di Harry Potter ha sottolineato, riferendosi al presidente russo, che non si può ergere a critico nè tantomeno alleato nella lotta alla 'cancel culture' occidentale chi "massacra i civili e imprigiona o avvelena i propri oppositori". Ha inoltre inserito un 'hashtag' di sostegno all'Ucraina invasa dalle truppe di Mosca ricordando l'attività della sua associazione di volontariato Lumos in favore dei bambini, in particolari orfani, nel Paese europeo.

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