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REPORTAGE/ Chisinau, il Palazzetto dello Sport ai profughi

Nell'impianto moldavo una distesa di materassi per gli ucraini

Redazione Ansa

Un fiume di donne, anziani e bambini attraversa il confine con la Moldavia, per fuggire dall'Ucraina in guerra. Ed il Palazzetto dello sport della capitale Chisinau è stato trasformato in una enorme camera da letto per centinaia di sfollati. I civili tentano come possono di lasciare il sud dell'Ucraina, il fronte più caldo dei combattimenti. E la vicina Moldavia è uno degli approdi principali, insieme con la Polonia. Da giorni il confine, nei pressi del villaggio di Palanca, è attraversato da una catena umana. Pochi uomini, soprattutto donne, anziani e moltissimi bambini, impauriti. A molti dei quali viene concesso, per rendere meno traumatica la fuga, di spostarsi in monopattino, portando con sé giocattoli e animali. Nel fiume di sfollati c'è anche un equipaggio di filippini, che ha abbandonato la propria nave nel porto ucraino di Nikolaev, per riparare in Moldavia. Per alcuni degli sfollati ci sono voluti cinque giorni per arrivare al confine e attraversarlo

. Una scelta obbligata, dopo che le loro case sono state bombardate. Da questo lato del confine le autorità stanno cercando di agevolare il più possibile i profughi, e con il passare dei giorni è migliorata anche l'organizzazione. Scuolabus, offerti anche dalla vicina Romania, fanno la spola tra il punto di confine negato alle auto private e due campi allestiti a valle, uno di tende e l'altro di primo soccorso. Perché dall'Ucraina arrivano anche dei feriti. Ad attenderli i loro parenti. Un carabiniere moldavo spiega che l'attraversamento si interrompe solo di notte, perché dal lato ucraino il confine viene chiuso per motivi di sicurezza.

Nella capitale Chisinau l'accoglienza è ancora più strutturata. Nel palazzetto dello sport più di 500 persone rom, quasi tutti bambini, con una piccola rappresentanza dell'Azerbaijan proveniente dall'Ucraina, sono ospitate e accudite dai moldavi. Il parquet del grande impianto è coperto da centinaia di materassi. I più piccoli corrono sulla pista di atletica, che viene utilizzata anche per la passeggiata dei cani da compagnia. Le bambine giocano con le bambole sulle brandine. La piccola ex repubblica sovietica è un esempio di accoglienza in questi giorni bui. Oltre 200.000 persone sono entrate dall'inizio del conflitto. Di gran lunga la percentuale più alta di rifugiati ucraini pro capite: quasi 4.000 ogni 100.000 residenti, rispetto ai 1.700 della Polonia.

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