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IL PUNTO/ Qui Parigi, Macron a Putin, cessate il fuoco ora

Eliseo, da presidente russo "impegno a non bombardare i civili"

Il presidente francese Macron

Redazione Ansa

Mentre in Ucraina continuano a piovere bombe, Emmanuel Macron, ha chiamato nel pomeriggio il presidente russo, Vladimir Putin, per invocare ancora una volta in nome della comunità internazionale il cessate il fuoco "immediato" in Ucraina. Nel corso del colloquio, durato un'ora e mezza secondo le fonti dell'Eliseo, il presidente francese e presidente di turno Ue ha chiesto che "cessino i bombardamenti contro civili e abitazioni, che siano preservate tutte le infrastrutture civili e siano garantite le principali strade, in particolare quella del sud di Kiev". Putin, secondo l'Eliseo, ha "confermato la volontà di impegnarsi su questi tre punti". La telefonata è stata fatta dal leader francese "su richiesta del presidente ucraino Voloymyr Zelenski e tenendo conto della situazione umanitaria", precisa la presidenza di Parigi. Nella conversazione, il capo del Cremlino "il suo accordo a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l'aggravamento della situazione", come proposto dalla Francia. Nel pomeriggio Macron parla in videoconferenza anche con gli alleati di Ue e Nato, tra cui il premier Mario Draghi, per proseguire e verificare "lo stretto coordinamento" dell'Occidente contro la Russia di Putin. La giornata si chiuderà con una cena di lavoro all'Eliseo con, fra gli altri, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. Intanto, a causa della guerra in Ucraina, Macron, ha annullato il suo primo comizio elettorale per le presidenziali previsto per sabato a Marsiglia. Il leader francese non si è ancora candidato ufficialmente ma deve necessariamente farlo entro la scadenza limite del 4 marzo. A meno di due mesi dal voto del 10 e 24 aprile, il candidato di estrema destra, Eric Zemmour, ha detto oggi che l'arrivo di "rifugiati ucraini rischia di "destabilizzare la Francia già sommersa dall'immigrazione" e aggiunge: "preferisco che stiano in 'Polonia". Intanto, la Filarmonica di Parigi ha annunciato l'annullamento dei concerti con il direttore d'orchestra pro-Putin, Valery Gergiev, sulla scia di quanto già indicato dalla Scala di Milano e dal Carnegie Hall di New York.

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