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Thailandia: marea nera minaccia coralli, Marina in azione

50 mila litri di greggio si avvicinano all'isola di Koh Samet

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 31 GEN - La Marina thailandese e altre navi stanno cercando in tutti i modi di fermare la marea nera costituita da 50 mila litri di petrolio greggio fuoriuscito da un gasdotto che si sta spostando verso l'isola finora incontaminata di Koh Samet, circondata da preziose barriere coralline. Lo riferiscono i media locali, tra cui il sito della Ctn news.
    Il petrolio ha iniziato a fuoriuscire una settimana fa da un gasdotto gestito dalla Star Petroleum Refining Plc a circa 20 chilometri al largo della costa di Rayong.
    Ora il ministro dell'Ambiente thailandese Varawut Silpa-Archa riferisce che la Marina e altre navi stanno cercando di contenere la chiazza, che ha già danneggiato diverse miglia della costa di Rayong e si teme ora per Koh Samet, che fa parte del Parco Nazionale Khao Laem Ya-Koh Samet.
    Ieri il dipartimento per la prevenzione e la gestione dei disastri ha affermato che metà della spiaggia di Mae Rampheung a Rayong è ancora contaminata dai fanghi prodotti dalla fuoriuscita dell'oleodotto sottomarino, sotto forma di un sottile strato di petrolio depositato lungo 6 miglia di costa; l' area è stata dichiarata sabato zona disastrata dalla provincia e chiusa al pubblico.
    Le immagini satellitari della Geo-Informatics and Space Technology Development Agency (GISTDA) mostrano che la fuoriuscita di petrolio ha coperto un'area di 67 chilometri quadrati del Golfo di Thailandia.
    Star Petroleum stima tra 20.000 e 50.000 litri la perdita dell'oleodotto. Nel 2013 la spiaggia di Ao Prao sull'isola di Koh Samet era stata ricoperta da un altro sversamento di petrolio greggio durante un'operazione di trasferimento di idrocarburi su una petroliera.
    Nel Golfo della Thailandia ci sono più di 200 installazioni petrolifere, che convivono con difficoltà con alcune tra le più rare bellezze naturali del pianeta, minacciandole costantemente.
    (ANSA).
   

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