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Kazakhstan: oligarca Ablyazov rivendica guida della protesta

Moglie Shalabayeva e figlia espulse nel 2013 dall'Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 GEN - Mukhtar Ablyazov, un ex banchiere e ministro kazako accusato in patria e in Russia di reati finanziari ma che vive in Francia con lo status di rifugiato politico, afferma di essere il leader delle proteste di questi giorni, chiedendo ai Paesi occidentali di schierarsi contro il governo di Nur-Sultan per impedire alla Russia di inglobare il Kazakhstan in una entità simile alla disciolta Unione Sovietica.
    Abliyazov, tra l'altro, è marito di Alma Shalabayeva, espulsa nel 2013 dall'Italia insieme con la figlia Alua verso il Kazakhstan. Solo dopo alcuni mesi a madre e figlia fu consentito di lasciare il Paese asiatico per fare ritorno appunto in Italia, che poi lasciò alla volta di Ginevra. Abliyazov, citato dal sito della Reuters, ha denunciato quella che ha definito "l'occupazione russa", con l'invio da parte di Mosca di un contingente militare nell'ambito dell'organizzazione del Trattato di difesa collettiva (Csto) di cui fanno parte diverse Repubbliche ex sovietiche. Se l'Occidente non reagirà, ha aggiunto, "il Kazakhstan si trasformerà in una Bielorussia e (il presidente russo) Putin imporrà metodicamente il suo programma, cioè la ricostituzione dell'Unione Sovietica".
    Ablyazov è leader di un movimento dell'opposizione chiamato Scelta democratica del Kazakhstan e respinge le accuse di frode e appropriazione indebita mosse contro di lui come politicamente motivate.
    "Mi vedo come il leader dell'opposizione - afferma l'oligarca -. Ogni giorno i manifestanti mi chiamano e mi chiedono: 'Cosa dobbiamo fare?'". Ablyazov ha aggiunto di essere pronto a tornare in Kazakhstan e assumere la guida di un governo provvisorio, nel caso il movimento di protesta riuscisse a scalzare l'attuale regime. (ANSA).
   

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