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Bufera su Elon Musk per showroom Tesla nello Xinjiang

Per attivisti va chiuso o si sostiene genocidio uiguri

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW YORK, 04 GEN - E' bufera su Elon Musk e Tesla per l'apertura di uno showroom in Cina nello Xinjiang, l'area in cui Pechino è accusata di violazioni dei diritti umani degli uiguri. Gli attivisti americani e il Council on American-Islamic Relations chiedono al miliardario-visionario di chiudere lo showroom: non farlo - è la loro tesi - vuol dire "sostenere economicamente il genocidio".
    "Nessuna azienda americana dovrebbe fare affari in un'area" dove è in corso una "campagna di genocidio religioso e di una minoranza etnica", afferma di direttore della comunicazione del Council on American-Islamic Relations, Ibrahim Hooper.
    Nelle scorse settimane il presidente americano Joe Biden ha firmato un provvedimento bipartisan che vieta l'import di prodotti dallo Xinjiang a meno che le aziende non siano in grado di dimostrare che i materiali usati non sono frutto di lavoro forzato. (ANSA).
   

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