America Latina

Messico: l'uragano Pamela provoca gravi danni nel nord-ovest

Frane, allagamenti e blackout. Migliaia di persone colpite

Redazione Ansa

 L'uragano Pamela, che ha toccato terra mercoledì in Messico con venti a 120 chilometri orari per poi trasformarsi in tempesta tropicale, ha provocato gravi danni nello stato settentrionale di Sinaloa e nella parte occidentale dello stato di Nayarit, dove si sono verificate frane, allagamenti e interruzioni del servizio elettrico.
    Migliaia di persone sono state colpite dal fenomeno, dopo che diversi fiumi e torrenti sono straripati e diverse città e campi sono stati inondati, in particolare a Nayarit, dove finora si contano 30 comunità colpite, tra cui Acaponeta, Tecuala, Huajicori, Tuxpan, Ruiz, Rosamorada e San Blas.
    Il governatore di Nayarit, Miguel Angel Navarro, ha visitato le zone più colpite dall'uragano e ha mostrato le immagini della devastazione, concentrate in almeno 8 comuni. Navarro ha detto che chiederà al presidente Andrés López Obrador di costruire una diga per evitare che si verifichino altre inondazioni, che colpiscono periodicamente questa regione.
    Tra i danni causati da Pamela c'è il crollo di un ponte sulla strada che collega Tuxpan con Peñas, nonché la distruzione di un tratto dell'autostrada Teculala a causa dello straripamento del fiume Acaponeta. Squadre del ministero delle Comunicazioni e dei Trasporti hanno lavorato con l'Esercito la Marina per riattivare alcune strade colpite dalle frane.
    Nel frattempo, il governo statale di Sinaloa ha chiesto alle autorità federali di ordinare lo stato di emergenza e disastro in almeno nove comuni di Sinaloa, tra cui Culiacán, la capitale, Navolato, Elota, Cosalá e il porto di Mazatlán. 

   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it