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Covid: Johnson dice basta alla mascherina obbligatoria al chiuso e al distanziamento

Altri 27mila casi in Gran Bretagna, ma non più di 9 morti

Redazione Ansa

Boris Johnson ha formalizzato l'intenzione di procedere dal 19 luglio alla tappa definitiva dell'uscita dell'Inghilterra delle restrizioni del lockdown anti Covid, con la riapertura dei locali notturni, l'allentamento delle limitazioni sugli eventi collettivi, ma anche la fine dell'uso obbligatorio della mascherina nei locali pubblici al chiuso e del distanziamento sociale. Il premier britannico si è detto fiducioso di poter escludere ulteriori rinvii dopo quello del 21 giugno malgrado l'aumento dei contagi causati dalla variante Delta - che continuerà, ha avvertito - grazie al contenimento dei vaccini su ricoveri e decessi.

Johnson ha indicato l'obiettivo di garantire la doppia dose di vaccino anti-Covid ai due terzi di tutta la popolazione adulta residente nel Regno Unito entro il 19 luglio, quando si prevede l'uscita dalle residue restrizioni obbligatorie del lockdown, con l'impegno a offrire almeno una prima dose al 100%. Ha inoltre fissato la scadenza di settembre per arrivare a offrire alla totalità della popolazione adulta la possibilità di essere interamente vaccinata. Il premier ha parallelamente annunciato dal 19 luglio un alleggerimento degli obblighi d'isolamento per le persone vaccinate e la fine delle bolle d'isolamento nelle scuole.

Il Regno Unito - intanto - allinea nelle ultime 24 ore altri 27.334 contagi di Covid (circa mille meno del picco giornaliero della settimana scorsa) causati dalla variante Delta (ex indiana). Lo certificano, su quasi 1,3 milioni di tamponi, i dati diffusi oggi dal governo, che tuttavia confermano al momento l'effetto positivo delle vaccinazioni nel contenimento dell'impatto sui ricoveri (seppur in aumento) e soprattutto dei decessi quotidiani: fermi a non più di 9, contro i 15 di ieri.

Le dosi di vaccino somministrate salgono intanto a più di 79 milioni, con oltre il 64% degli over 18 interamente immunizzati e l'86,1% coperti da una dose.
   

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