Asia

Svolta per le coppie cinesi, via libera ai tre figli

Contro il calo delle nascite, incentivi e privilegi ai genitori

(archivio)

Redazione Ansa

Le coppie cinesi potranno avere tre figli. La Cina corre ai ripari contro il calo delle nascite e l'invecchiamento della popolazione dovuti anche alla politica del figlio unico imposta per decenni. Il Comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo, il ramo legislativo del parlamento di Pechino, ha approvato gli emendamenti di modifica alla legge sulla Popolazione e la pianificazione familiare per consentire alle coppie di poter avere fino a tre figli, ultima mossa contro la reale minaccia della contrazione della popolazione, attesa dai demografi in non più di due anni.

Lo Stato, secondo le nuove disposizioni definite durante i cinque giorni di lavori del Comitato conclusisi oggi e rilanciate dall'agenzia Xinhua, "promuove il matrimonio e il parto all'età giusta, l'assistenza prenatale e postnatale", mentre ogni "coppia può avere tre figli". Il pacchetto include anche misure di sostegno per le famiglie di carattere finanziario, fiscale, assicurativo, educativo, abitativo, occupazionale e di altro tipo, che dovranno essere attuate con l'apporto del governo centrale e delle amministrazioni locali. I genitori con un terzo figlio non dovranno quindi più pagare una multa, né essere puniti dalle loro unità di lavoro.

Il terzo figlio non dovrà più affrontare restrizioni per ottenere un permesso di registrazione familiare, noto come 'hukou', o un posto nelle scuole, oppure pesare sulla richiesta di occupazione dei genitori. Saranno migliorati i servizi pubblici relativi alla pianificazione familiare, in particolare per l'educazione dei bambini, l'assistenza agli anziani, la sorveglianza e le previsioni demografiche. Il nuovo quadro normativo era stato messo a punto il 26 giugno dal Comitato centrale del Pcc e dal governo centrale al fine di "migliorare le politiche sulle nascite per promuovere uno sviluppo demografico equilibrato a lungo termine".
   

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