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Usa: un anno fa la morte di Floyd, Minneapolis resta divisa

La famiglia alla Casa Bianca, ma è stallo sulla riforma della polizia

Foto d'archivio

Redazione Ansa

Minneapolis si prepara a ricordare George Floyd. Il 25 maggio cade il primo anniversario della morte dell'afroamericano e la città resta spaccata: le tensioni razziali sono rimaste irrisolte, il dipartimento di polizia è in crisi e sotto indagine del Dipartimento del Giustizia. E soprattutto il tasso di criminalità e la violenza sono in aumento. Nelle ultime settimane una bambina di sei anni è stata uccisa e altri due bimbi sono rimasti gravemente feriti nel corso di una sparatoria. Nella notte fra venerdì e sabato altre tre persone sono rimaste uccise in due diverse sparatorie.

Per l'anniversario della morte del 'gigante buono', divenuto volto del movimento Black Lives Matter, il presidente Joe Biden riceve alla Casa Bianca la famiglia di Floyd ucciso dall'ex agente-carnefice Derek Chauvin, condannato dalla giuria e in attesa di conoscere la sua sentenza definitiva. Per Biden si tratta di un appuntamento importante per 'riunire' gli Stati Uniti e gli americani dopo quattro anni di divisioni con Donald Trump e per provare a voltare pagina e mostrare il volto tollerante e aperto dell'America. All'incontro però il presidente si presenta a 'mani vuote': l'attesa riforma della polizia è ferma in Congresso dove le trattative sono da giorni ormai in fase di stallo. L'obiettivo di approvarla per il 25 maggio, come sognato da Biden, è difficile e quasi impossibile nonostante le pressioni e le fughe in avanti dei singoli stati. In attesa di regole federali, la procuratrice di New York Letitia James ha infatti proposto una stretta sull'uso della forza da parte delle forze dell'ordine: può esserci solo come "ultima risorsa estrema" dopo che tutte le altre alternative sono state provate.

   

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