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Voto Gb: Labour salva da disastro Galles e grandi città

Corbynano Drakeford resta capo governo Cardiff. Scozia in bilico

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 08 MAG - Solo il Galles e le grandi città sembrano salvarsi dalla disfatta subita dal Labour di Keir Starmer nella vasta tornata elettorale locale di giovedì in Gran Bretagna, segnata per il maggior partito d'opposizione da un arretramento ulteriore rispetto alle amministrative del 2016 svoltesi sotto la leadership di Jeremy Corbyn: soprattutto in Inghilterra, nel confronto con i Conservatori di Boris Johnson.
    Il conteggio, che si avvia lentamente alla fine sullo sfondo delle precauzioni dell'emergenza Covid, ha consolidato almeno il tradizionale predominio 'rosso' in Galles, con 30 deputati regionali eletti al Parlamento di Cardiff (contro 29 uscenti) e la conferma certa a first minister gallese del 66enne Mark Drakeford, uomo della sinistra interna più vicino a Corbyn che a Strarmer, in un territorio dove peraltro i conservatori a loro volta guadagnano seggi e scavalcano al secondo posto gli indipendentisti locali (ben più minoritari dei cugini scozzesi e in calo) di Plaid Cymru. Per il resto i laburisti portano a casa la scontata conferma al primo turno di alcuni sindaci urbani mai in discussione, come a Liverpool Città e a Liverpool Area Metropolitana, dove vincono rispettivamente Joanne Anderson, prima sindaca nera nella patria dei Beatles, e un altro esponente della sinistra corbyniana, il rieletto Steve Rotheram, nonché a Manchester. Mentre è destinato a farcela, sebbene con un calo di consensi nell'assemblea municipale, pure il primo cittadino uscente della Grande Londra, Sadiq Khan. In generale, nei consigli locali inglesi, il partito di Starmer incassa però finora oltre 200 seggi in meno di 5 anni fa e 600 in meno rispetto ai rivali Tory (che ne guadagnano circa 170, strappando diverse amministrazioni di contea).
    Resta infine l'attesa cruciale per la Scozia, dove gli indipendentisti dell'Snp di Nicola Sturgeon s'incamminano verso un consolidamento alla guida del governo locale, ma non sono ancora sicuri di raggiungere la fatidica soglia della maggioranza assoluta di 65 seggi nel Parlamento di Edimburgo: premessa per dare maggiore peso al tentativo di ottenere un referendum bis sulla secessione. (ANSA).
   

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