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Baghdad, Italia sblocchi nostri 90 milioni euro congelati

60 di commesse Leonardo e Fincantieri fermi da sanzioni del 1991

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 MAG - "Molte aziende italiane operano in Iraq, ci sono ampie possibilità di investimenti", ma "ci sono alcuni problemi risalenti ai tempi di Saddam: l'Iraq acquistò armi e forniture" da Leonardo e Fincantieri, "che ha pagato, ma a causa dell'embargo del 1991 non le abbiamo mai ricevute. Si tratta di 60 milioni di euro congelati nelle banche italiane con gli interessi", e di "30 milioni di conti correnti" dell'ambasciata e altri funzionari. Lo ha detto il vicepremier iracheno Fuad Hussein a Roma.
    "Sono in corso trattative" per sbloccare la situazione, "il ministro Di Maio si è impegnato a far avanzare la questione", ha aggiunto. "Le trattative verranno valutate, e vedremo se riguarderanno lo sblocco delle armi acquistate o delle somme di denaro congelate", ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri, in una conferenza stampa durante la sua visita a Roma, in cui ha incontrato tra gli altri il titolare della Farnesina e i presidenti di Camera e Senato, ed è stato ricevuto dal Papa in Vaticano.
   Recuperarli "è un nostro diritto", ha concluso Hussein. "Dopo il 2003 l'embargo che aveva colpito il regime di Saddam Hussein sono state tolte e l'Iraq è tornato a essere un Paese sovrano", ha spiegato l'ambasciatrice irachena in Italia, Safia Taleb al Souhail.
   

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