Nord America

L'America esulta per Floyd, ma la polizia uccide ancora

Spari a morte contro una teenager afroamericana. Biden: 'Il razzismo è una macchia'

Redazione Ansa

Dopo la decisione della corte di Minneapolis di dichiarare l'ex agente di polizia Chauvin colpevole dell'omicidio di George Floyd grida di gioia davanti al tribunale e in molte città
americane. "Oggi abbiamo compiuto un passo avanti contro il razzismo sistemico, che è una macchia per l'anima del nostro Paese", ha detto Biden. Ma nel frattempo a Columbus (Ohio) un poliziotto ha ucciso a colpi di arma da fuoco un'adolescente afroamericana, scatenando nuove proteste.

L'agente ha ucciso a colpi di arma da fuoco l'adolescente mentre rispondeva a un tentativo di accoltellamento, La sparatoria è avvenuta nella capitale dello stato Columbus alle 16:45 ora locale di martedì 20 aprile. Una folla inferocita si è poi radunata sulla scena.

La ragazzina uccisa si chiamava Makiyah Bryant e aveva 15 anni. Viveva in una famiglia adottiva nelle vicinanze. La polizia ha risposto ad una chiamata di emergenza e quando e' arrivata sul posto ha trovato diverse persone di fronte al giardino di una casa. Nel video della body cam di un agente si vede la ragazza che, brandendo quello che sembra un coltello, si avventa contro un'altra donna che cade all'indietro. Un poliziotto ha quindi aperto il fuoco sull'adolescente, che e' caduta contro un'auto parcheggiata nel vialetto dell' abitazione. Le immagini mostrano quello che appare come un coltello da cucina a terra, vicino alla ragazza. Inutile la corsa all'ospedale, dove Makiyah e' stata dichiarata morta. La zia ha raccontato ai media locali che la nipote aveva litigato con qualcuno nella casa adottiva e che aveva un coltello ma che l'aveva gettato a terra prima di essere colpita diverse volte da un agente.

L'agente che ha ucciso l'adolescente in Ohio ha sparato per difendere un'altra giovane aggredita col coltello. Lo ha riferito la polizia. L'agente è comunque stato sospeso in attesa della conclusione delle indagini. La comunità locale era sul piede di guerra ma la diffusione del video della body cam del poliziotto, in cui si vede il coltello, ha contribuito a sedare un po' gli animi.

Intanto il Dipartimento di Giustizia americano si appresta ad annunciare un'indagine sulle pratiche usate dalla polizia di Minneapolis dopo il verdetto della giuria su Derek Chauvin per la morte di George Floyd. Lo riporta l'Associated Press sul proprio sito, sottolineando che l'annuncio del ministro Merrick Garland è atteso a breve.

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