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'Fu ucciso' l'ex oligarca russo Glushkov morto a Londra

Coroner inglese: inscenato il suicidio dell'oppositore di Putin

Redazione Ansa

L'imprenditore russo Nikolai Glushkov, trovato morto nel suo appartamento di Londra nel marzo del 2018, venne strangolato con un collare da cane in modo che l'assassinio passasse per un suicidio. Lo scrivono i media britannici, citando l'esito dei risultati del medico legale di una corte inglese che sta indagando sulla vicenda. L'oligarca era considerato un critico di Vladimir Putin. Il procedimento è in corso dal marzo del 2018, quando Glushkov, 69 anni, venne rinvenuto privo di vita.

Glushkov fuggì dalla Russia dopo essere stato accusato di frode al tempo in cui era vice direttore della Aeroflot e nel 2010 gli fu riconosciuto lo status di rifugiato politico nel Regno Unito. Nel 2017, al termine di un processo in contumacia, fu condannato a otto anni di reclusione da una corte russa. Glushkov era amico di Boris Berezovsky, trovato morto nel 2013, e assieme a Alexander Litvinenko - ucciso con un tè radioattivo - era considerato una delle figure di spicco dell'opposizione a Putin basata a Londra. La sua morte avvenne una settimana dopo l'avvelenamento con il Novichok a Salisbury dell'ex agente dei servizi segreti russi Sergei Skripal e della figlia Yulia.

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