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Israele, ripreso il processo a Netanyahu a Gerusalemme

La Procuratrice: "Un caso grave di corruzione di regime"

Redazione Ansa

Il premier Benyamin Netanyahu è appena arrivato nella sede della Corte distrettuale di Gerusalemme per la ripresa del processo a suo carico. Le accuse - da lui sempre respinte - riguardano corruzione, frode e abuso di potere in tre distinte inchieste giudiziarie. Questa è la terza volta che Netanyahu appare in Tribunale dall'inizio del processo. 
Alle 9:30 ora locale (le 8:30 in Italia) il presidente Reuven Rivlin avvierà le consultazioni con i partiti per la formazione del nuovo governo. Il Likud sarà la prima formazione ad essere ascoltata. 

"Un caso grave di corruzione di regime", in cui il "primo sospettato è il premier di Israele che ha usato il suo grande potere in maniera proibita". Questo l'atto di accusa che la Procuratrice Liat Ben Ari ha rivolto al tribunale di Gerusalemme davanti al quale siede il premier Benyamin Netanyahu, incriminato per corruzione, frode e abuso si potere.

Di fronte alla sede del tribunale distrettuale di Gerusalemme dove è in corso la udienza si sono organizzati due picchetti di dimostranti. Uno è composto da aderenti al movimento 'Crime Minister', che invoca la rimozione immediata di Netanyahu dalla carica di primo ministro. Fra i dimostranti - alcune decine - ne spicca uno che indossa la tenuta da carcerato ed una maschera con le sembianze del premier.

A breve distanza, separato da un cordone di agenti, c'è un picchetto di tono opposto organizzato da due deputati del Likud, Galit Distel-Etebaryan e Shlomo Kar'i. Su un palco hanno eretto un cartellone su cui si legge, con un riferimento alla elezioni politiche di fine marzo: 'Il popolo ha scelto: Netanyahu'. Inoltre, in un messaggio diretto personalmente al premier, viene assicurato: 'Non marcerai mai da solo'.
   

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