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Covid: Francia sotto pressione, allerta su rianimazioni

Per Macron dilemma di un lockdown più rigido

Redazione Ansa

Pesa su Emmanuel Macron il dilemma di un nuovo più rigido lockdown per fermare l'espansione del coronavirus. Il presidente alle prese con una nuova recrudescenza del Covid-19 in numerose regioni della Francia avrebbe preferito darsi più tempo per valutare gli effetti delle misure già introdotte il 18 marzo scorso ma una nuova ulteriore stretta rispetto all'attuale confinamento 'soft' potrebbe arrivare già nei prossimi giorni nelle zone più colpite, incluso quella di Parigi.
    Tra i motivi, la crescente pressione sui reparti di rianimazione sempre più a rischio. In un intervento pubblicato sul quotidiano Le Monde, nove medici dell'AP-HP, il consorzio che riunisce gli ospedali parigini, criticano duramente il governo evocando il rischio di dover selezionare i malati.
    "Imponendo al personale medico di decidere quale paziente deve vivere, il governo si deresponsabilizza in modo ipocrita", avvertono, appellandosi all'esecutivo affinché si "assuma la sua strategia dinanzi all'intera società".
    I pazienti colpiti dal coronavirus sono ora più giovani e presentano forme più gravi della malattia rispetto alle due ondate precedenti, forse anche a causa della potenza delle nuove varianti. Intanto, Macron è atteso oggi a Créteil, nell'hinterland parigino, nel quadro delle sue iniziative per "accelerare la campagna vaccinale". Macron incontrerà tra l'altro, gli operatori della piattaforma telefonica incaricata di contattare gli over-75 non ancora vaccinati.
    Ieri, il numero di malati in rianimazione è salito a 4.872, sfiorando il picco della seconda ondata dell'autunno (4.903).
    Il 18 marzo scorso anche la Corte dei Conti aveva chiesto di aumentare il numero di posti letto in rianimazione e di "ripensare" l'attuale modello. 
   

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