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Stretta Ue su export dosi in difesa approvvigionamenti 27

Richieste trasferimenti sieri saranno valutate caso per caso

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 24 MAR - La Commissione europea ha adottato una revisione del meccanismo per l'autorizzazione all'esportazione dei vaccini, aggiungendo la "reciprocità" e la "proporzionalità" tra i criteri da valutare per il via libera.
    Le domande saranno valutate caso per caso, ma l'obiettivo è che le richieste di export non costituiscano una minaccia per la sicurezza dell'approvvigionamento dei sieri per i 27 Paesi dell'Ue. L'iniziativa revoca l'esenzione per 17 Paesi, mentre i 92 Paesi a basso e medio reddito del Covax restano esclusi dal campo di applicazione dello strumento. Inoltre, la presidente della Commissione Urusula von der Leyen ha annunciato che "stiamo consentendo all'Ema di approvare più velocemente vaccini aggiornati per affrontare nuove varianti. L'approvazione più rapida significa più vaccini in circolazione e più europei protetti dal virus".
   Per quanto riguarda in particolare l'interscambio di vaccini con la Gran Bretagna, il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha affermato che "l'Unione europea ha esportato nel Regno Unito 10,9 milioni di dosi" da fine febbraio, mentre da Londra ne sono arrivate zero. Quando si parla di solidarietà, ha aggiunto, occorre discutere "di reciprocità e proporzionalità". 
   Dombrovskis ha anchesottolineato quelle che ha definito le "forti inadempienze" di AstraZeneca nella distribuzione dei vaccini nell'Unione europea. "Di 120 milioni di dosi" che avrebbe dovuto consegnare nel primo trimestre secondo il contratto, ha tagliato a "30 milioni ma non è nemmeno vicino a questa cifra", ha evidenziato il vicepresidente della Commissione. (ANSA).
   

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