Mondo

George Floyd, il giudice rinvia l'inizio del processo

Non comincerà prima di domani, slittano i tempi per la selezione della giuria

Manifestanti a Minneapolis in una foto di ieri 7 marzo

Redazione Ansa

Slittano a Minneapolis i tempi per la selezione della giuria che dovrà giudicare l'agente di polizia accusato di aver provocato la morte dell'afroamericano George Floyd, divenuto il simbolo del movimento Black Lives Matter. Un giudice ha infatti rinviato l'inizio del processo che non partirà prima di domani.

La decisione del rinvio è stata presa dopo che l'accusa ha avanzato al giudice la richiesta di aspettare la sentenza di una corte d'appello che dovrà stabilire l'esatta natura delle accuse rivolte all'agente Derek Chauvin, e in particolare se dovrà essere ripristinata l'accusa di omicidio volontario di terzo grado. 

Derek Chauvin, l'ormai ex poliziotto della città che ha usato il ginocchio per soffocare un Floyd implorante e ansimante sul marciapiede il 25 maggio dell'anno scorso, è accusato di omicidio di secondo grado e omicidio colposo. È stato rilasciato su cauzione e comparirà in tribunale. 

La morte di Floyd ha messo a nudo ferite razziali già dolorose negli Stati Uniti e il suo grido di dolore, 'I can't breath', ha scatenato mesi di proteste a volte violente contro il razzismo e la brutalità della polizia, sia negli Stati Uniti che all'estero. Gli avvocati di entrambe le parti affrontano il difficile compito di trovare giurati che non abbiano già preso una decisione sulla colpevolezza di Chauvin. Il processo dovrebbe durare tre settimane e i dibattimenti finali dovrebbero iniziare il 29 marzo.

Diversi manifestanti sono da ieri davanti al tribunale, molti sostengono cartelli del movimento "Black Lives Matter" e chiedono "giustizia per George Floyd". Gli edifici governativi che si trovano in centro sono stati tutti recintati. Alcuni negozi sono chiusi o hanno le serrande abbassate. Le autorità dicono che si stanno preparando per qualunque sentenze, i con piani per la sicurezza che coinvolgono FBI, polizia dello stato del Minnesota, il dipartimento di polizia di St. Paul e la Guardia nazionale del Minnesota. Il comune di Minneapolis e la contea di Hennepin hanno previsto di spendere almeno 1 milione di dollari per installare recinzioni e altre forme di protezione barricate durante il processo.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it