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Usa: Capitol di nuovo blindato per le minacce estremiste

La profezia di QAnon sul ritorno di Trump fa scattare l'allerta

Washington

Redazione Ansa

Capitol nuovamente blindato nella capitale dopo l'allerta della polizia su una milizia di estrema destra che avrebbe potuto attaccare il Congresso, a dimostrazione di quanto siano ancora vive le inquietudini a due mesi dall'assalto dei fan di Donald Trump. Per i complottisti di QAnon infatti il vero Inauguration Day, quello in cui il tycoon sarebbe tornato alla Casa Bianca al posto dell'usurpatore Joe Biden, era il 4 marzo, come è stato sino al 1933, prima che la data fosse spostata al 20 gennaio.

Gli allarmi sono stati lanciati sia dalla polizia del Capitol che da Fbi e ministero degli Interni, anche sulla base di alcune discussioni online. Moniti forse esagerati, ma questa volta le autorità non hanno voluto correre rischi dopo essere state messe sotto accusa nelle audizioni parlamentari per i ritardi e le inefficienze dell'attacco di due mesi fa. Gli stessi gruppi dell'arcipelago QAnon hanno consigliato sulla piattaforma Telegram di non andare nella capitale e di non cadere in quella che hanno definito una trappola per i sostenitori di Trump. Nessuna reazione dell'ex presidente, rimasto in Florida. Ma le misure di sicurezza al Congresso sono state potenziate. Blindati anche la Casa Bianca e i principali edifici federali.

In questa atmosfera tesa, la Camera ha cancellato la sessione del 4 marzo e ha anticipato l'approvazione di due leggi prioritarie nell'agenda di Biden: quella sull'estensione del diritto di voto e quella sulla riforma della polizia, intitolata a George Floyd. La stessa speaker della Camera Nancy Pelosi però ha tenuto la sua consueta conferenza stampa settimanale gettando acqua sul fuoco, sostenendo che i cambi di programma erano legati "prevalentemente" a obiezioni procedurali dei repubblicani e non alle minacce.

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