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Covid: boom di casi in Giappone, ma anche suicidi. Fauci: americani preparatevi a un'ondata dopo l'altra

La Francia dovrà rivedere il limite di 30 fedeli in chiesa

Redazione Ansa

Il Giappone registra il suo record di nuovi casi dall'inizio della pandemia: 2.688 contagi in un solo giorno. Lo ha annunciato il ministero della Salute nipponico, secondo quanto riportano i media internazionali.

Picco anche dei ricoveri (440) nelle terapie intensive del Paese che da giorni ha annunciato di temere una terza ondata dell'epidemia. Dei nuovi casi, 561 sono stati segnalati a Tokyo che per il secondo giorno registra un record di contagi a quota 40.210.

A Tokyo nel tentativo di arginare i contagi le autorità della capitale hanno deciso di chiudere alle 22 gli esercizi commerciali che servono alcol (karaoke compresi) per almeno 3 settimane. Misure che nulla possono, però, contro la strage dei suicidi nella rigida e disciplinata società giapponese. I dati sono impressionanti: nel solo mese di ottobre si sono tolte la vita 2.153 persone, più di quante ne siano morte per Covid dall'inizio della pandemia, 2.087. Il virus corre a una velocità che non si era vista in primavera anche negli Usa, il Paese più colpito in assoluto.

Gli americani devono prepararsi ad affrontare "un'ondata dopo l'altra" di Covid-19, dopo che a milioni si sono spostati e poi hanno fatto ritorno a casa per la festività del Thanksgiving: lo ha dichiarato il principale consigliere medico del governo Usa, Anthony Fauci. "Quasi certamente ci sarà un incremento per la gente che si è messa in viaggio", ha detto Fauci alla Cnn. "Potremmo aspettarci un'ondata dopo un'altra ondata" in due o tre settimane, ha detto il virologo. "Non vogliamo spaventare la gente, ma questa è la realtà", ha aggiunto.

Il Consiglio di Stato francese ha ordinato al governo di rivedere entro tre giorni il suo decreto che limita a 30 persone il numero di fedeli autorizzati a partecipare alle cerimonie religiose. "Il Primo ministro deve modificare, entro tre giorni le disposizioni, adottando misure strettamente proporzionate per vigilare sui raduni e le riunioni negli edifici di culto", ha deciso il più alto tribunale amministrativo francese. Il pronunciamento è arrivato dopo che venerdì la Conferenza episcopale della Francia aveva depositato ricorso presso il Consiglio di Stato contro la decisione del governo.


   

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