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Lukashenko parla agli operai, elezioni sono fuori questione

Tikhanovskaya: Sono pronta a guidare la Bielorussia'

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko

Redazione Ansa

Nuove elezioni in Bielorussia sono 'fuori questione'. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko incontrando i lavoratori alla fabbrica di trattori di Minsk, come riporta Interfax. Sui social sono comparsi video in cui alcuni operai gridano 'vattene!' mentre Lukashenko parla. Intanto Svetlana Tikhanovskaya si è detta pronta a guidare la Bielorussia. 'Sono pronta ad assumermi le mie responsabilità e ad agire da leader nazionale', ha dichiarato in un video la candidata anti-Lukashenko, che si è rifugiata in Lituania.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha convocato per mercoledì un Vertice Ue straordinario sulla crisi in Bielorussia. "I bielorussi hanno il diritto di decidere del loro futuro ed eleggere liberamente il loro leader. Le violenze contro i manifestanti sono inaccettabili e non possono essere autorizzate", ha scritto su Twitter.  Il governo tedesco ha affermato che si sta valutando la possibilità di ampliare le sanzioni contro Minsk. "Naturalmente si sta valutando l'opzione di estendere le sanzioni ad altre figure guida del Paese", ha affermato il portavoce del governo Steffen Seibert, dopo la decisione europea di venerdì sulle sanzioni mirate. 

Intanto quasi tutte le persone detenute durante le proteste sono state rilasciate., fa sapere il procuratore generale bielorusso, citato da Interfax. "L'Ufficio del Procuratore generale, in collaborazione con il Ministero dell'Interno, ha lavorato per il rilascio dei cittadini detenuti per violazioni amministrative in relazione alla partecipazione ad eventi di massa non autorizzati. Praticamente tutte le suddette persone sono state rilasciate", ha dichiarato il servizio stampa, che ha pubblicato l'elenco delle persone attualmente detenute, con l'avvertenza che l'elenco sarà aggiornato. 

Tass, manifestanti verso sede Tv di Stato - Diverse centinaia di persone si trovano nei pressi della Radiotelevisione bielorussa (Belteleradio, BTRC) a Minsk. Lo constata sul posto la TASS. Non è chiaro se i dipendenti di BelTA (l'agenzia di stampa nazionale) siano tra loro. La parete di vetro dell'edificio è ora tappezzata di manifesti che invitano a fermare la violenza. I manifestanti chiedono di vedere il CEO di BTRC Ivan Eismont. Secondo la TASS, una vasta processione di lavoratori di varie imprese si sta muovendo verso l'edificio.  Tra le aziende coinvolte dagli scioperi, stando al portale Tut.by, ci sono veri e propri colossi industriali bielorussi (statali) come Belaruskali, Naftan, MZKT, MTZ e BMZ. Tra le condizioni per interrompere gli scioperi ci sono la cessazione delle violenze da parte delle forze di sicurezza e la consegna alla giustizia dei responsabili, le dimissioni di Alexander Lukashenko, il riconoscimento delle elezioni come illegittime e la nomina di nuovi candidati, e il rilascio dei prigionieri politici. Nel caso in cui le richieste non verranno esaudite i lavoratori delle imprese dichiarano che difenderanno i loro diritti civili attraverso "il proseguimento" degli scioperi (che entreranno in modalità "indefinita") e "azioni di solidarietà". Secondo gli ultimi aggiornamenti, ad aver preso parte allo sciopero nella Tv nazionale sono stati 100 impiegati (su circa 1.500 in totale).
   

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