(ANSA) - IL CAIRO, 23 LUG - Sarebbero "centinaia" i ragazzini
che sono stati posti in stato di fermo, alcuni anche per una o
due notti in commissariato, per aver fatto volare aquiloni in
almeno quattro città egiziane. Lo ha sostenuto un sito
d'opposizione, Middle East Eyes (Mee), rilanciando lo scorso
fine settimana informazioni date in parte anche da media e fonti
ufficiali.
Queste avevano motivato i fermi col pericolo rappresentato
dai ragazzini che causano incidenti su strade di scorrimento o
cadono da tetti seguendo gli aquiloni. Nel dare notizia di 16
fermi, i servizi di sicurezza il 12 luglio parlarono
dell'arresto di "produttori e venditori" di 70 aquiloni e non di
giovanissimi.
I fermi sono stati compiuti a Alessandria, Suez, Helwan,
Menofia e il Cairo, precisa il sito. Il governatore di
Alessandria, Mohamed al-Sharif, la scorsa settimana ha imposto
un bando anche dalle spiagge, sostenendo che gli aquiloni erano
stati causa di diversi incidenti e ha comminato multe per chi li
fa volare tra l'equivalente di 16 e 54 euro, a fronte dello
stipendio di un insegnante che supera di poco i 400.
Almeno un deputato, Khaled Abu Talib, componente della
Commissione difesa del Parlamento, già in giugno aveva chiesto
un bando totale degli aquiloni per evitare che vengano dotati di
telecamere per "minacciare la sicurezza nazionale" spiando
postazioni militari o altrimenti sensibili, ricorda il Mee.
La diffusione degli aquiloni è aumentata in Egitto nei tre
mesi di lockdown anti-coronavirus che ha ulteriormente ristretto
gli spazi di divertimento dei ragazzini già danneggiati dalla
scarsezza di verde e da costi elevati dei centri sportivi,
riferisce il sito. (ANSA).
Egitto: media, centinaia di fermi per volo di aquiloni
Durante i tre mesi di lockdown perché 'causano incidenti'