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Brexit non fa fuggire italiani da Londra, 400.000 registrati

Consolato segnala nuovo picco. E azzera arretrato malgrado Covid

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 22 LUG - Continua a crescere il numero degli italiani residenti nel Regno Unito registrati presso l'anagrafe consolare di Londra. Lo riferisce il Consolato Generale, precisando che il totale censito in Inghilterra e Galles dall'ufficio Aire ha sfondato quota 400.000 (oltre 407.000 per l'esattezza, con un raddoppio nei soli ultimi 8 anni e una media d'iscrizioni che prosegue al ritmo di 115 al giorno) su una stima che - incluso chi non si registra - supera i 700.000.
    Nel contempo il Consolato - la cui anagrafe comprende la maggior comunità di connazionali all'estero al mondo - informa d'aver azzerato per la prima volta da un decennio l'arretrato delle pratiche anagrafiche (32.000 nel 2019), nonostante l'accelerazione delle domande incoraggiata anche dai timori della Brexit e le limitazioni imposte nei mesi scorsi dall'emergenza coronavirus.
    Un progresso reso possibile dalle risorse aggiuntive assicurate dal cosiddetto decreto Brexit, dal rafforzamento dello staff e dal sostegno della Farnesina, osserva il console generale Marco Villani. "Continueremo ad impegnarci - dice Villani - per garantire sempre più servizi consolari in tempo reale: dopo i titoli di studio, i cambi di indirizzo e le iscrizioni Aire, ci concentreremo, superata la consultazione referendaria, sul rafforzamento dell'Ufficio di Stato Civile e Passaporti, al fine di riassorbire la domanda inevasa determinata dall'emergenza sanitaria". Il Consolato di Londra non si è fermato neppure durante il picco della pandemia, emettendo fra l'altro 4000 passaporti in emergenza e istituendo da marzo una 'Task Force Covid-19' che ha assistito circa 20.000 persone. Dal 25 maggio, a due mesi dall'interruzione dei servizi non essenziali, è stato inoltre il primo Consolato occidentale a riaprire al pubblico nel Regno. (ANSA).
   

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