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Il procuratore di Manhattan sfida Trump e non si dimette

Berman indagava su Giuliani, il governo vuole sostituirlo

Geoffrey Berman

Redazione Ansa

Nessuna intenzione di dimettersi. Il procuratore di Manhattan, Geoffrey Berman, sfida l'amministrazione Trump che ha deciso di sostituirlo. Il ministro della giustizia William Barr ha infatti annunciato oggi di aver rimpiazzato Berman, che ha incriminato l'ex avvocato personale del presidente Michael Cohen e che sta indagando sull'attuale avvocato personale del tycoon Rudolph Giuliani, oltre ad aver gestito altri casi legati ad alleati del tycoon.

Barr ha riferito che il presidente intende nominare al suo posto Jay Clayton, presidente della Securities and Exchange Commission (Sec), che non ha mai ricoperto l'incarico di procuratore. "Non mi sono dimesso e non ho alcuna intenzione di dimettermi dalla mia posizione, alla quale sono stato nominato dai giudici della corte distrettuale Usa per il distretto meridionale di New York", ha annunciato a stretto giro il procuratore, sfidando così il governo Trump. "Mi dimetterò quando una persona nominata dal presidente sarà confermata al Senato. Fino ad allora le nostre indagini proseguiranno senza ritardi o interruzioni", ha aggiunto.

 

   

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