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Annabella Sciorra contro Weinstein: 'Mi stuprò a casa mia'

La prima drammatica testimonianza in Aula al processo dell'attrice americana

L'attrice Annabella Sciorra

Redazione Ansa

 Il processo all'ex re di Hollywood Harvey Weinstein, accusato di violenza sessuale contro due donne, è proseguito a New York con la prima, drammatica testimonianza di una delle sue tante vittime, l'attrice americana Annabella Sciorra, nota in particolare per il suo ruolo in 'The sopranos'. I fatti risalgono troppo indietro nel tempo per la contestazione del reato ma i procuratori intendono usare la sua deposizione, come quella di altre decine di vittime, per rafforzare l'accusa di predatore sessuale.

    La star ha raccontato che conobbe Weinstein a un party a Los Angeles quando lei era attrice emergente e lui un giovane produttore. Nei quattro anni successivi ricevette qualche regalo imbarazzante, tra cui una scatola di cioccolatini a forma di pene. Poi una sera, ha raccontato, dopo una cena con amici in un ristorante, Weinstein la accompagnò a casa a Manhattan e la stuprò, tra la fine del 1993 e l'inizio del 1994.

Sciorra era già entrata in casa e si era messa in pigiama quando - secondo la sua versione - sentì bussare alla porta, aprì e si trovò di fronte il produttore che la spinse dentro, la gettò sul letto e le usò violenza nonostante i suoi tentativi di opporsi con calci e pugni. "Dissi 'no, no', non potevo fare molto contro di lui. Il mio corpo si spense, era così disgustoso che il mio corpo cominciò a tremare in modo inusuale, era come avessi una crisi", ha riferito in aula, aggiungendo di aver perso conoscenza. Settimane dopo, in un ristorante, affrontò Weinstein, il quale le disse che la cosa doveva rimanere tra loro.

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