La crisi del 737 Max non accenna a mollare la presa. E Boeing viene travolta da una nuova pioggia di critiche.
Per Boeing infatti l'addestramento dei piloti tramite un semplice corso su un computer era ritenuto cruciale: l'eventuale imposizione di formazione tramite simulatori avrebbe fatto lievitare i costi e ritardato l'introduzione del 737 Max, messo a punto per recuperare il terreno perso nei confronti della rivale Airbus. "Dobbiamo mettere in evidenza e tenere il punto sul fatto che non serve alcuna formazione con il simulatore. Boeing non consentirà che questo accada" e venga imposto: "si scontrerà con ogni autorità che tenterà di imporlo come requisito", afferma il capo pilota tecnico in una e-mail del marzo del 2017. Una comunicazione quest'ultima a cui fa seguito qualche mese dopo, nel giugno del 2017, l'e-mail di un pilota di Boeing trionfante. Facendo riferimento a Guerre Stellari scrive: "Sembra che il mio trucco mentale da jedi abbia funzionato ancora. Questi non sono i droidi che ci si aspetta!", dice riferendosi alle autorità. Le e-mail sono precedenti ai due incidenti mortali della Lion Air e dell'Ethiopian Airlines, dopo i quali il 737 Max è stato messo a terra dalle autorità mondiali. Da allora sono passati quasi dieci mesi e al momento non si intravede ancora una data per un ritorno in volo dell'aereo.
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